Creazione della filiera del lupino con varietà innovative esenti da alcaloidi amari, in sistemi agricoli biologici a supporto della zootecnia siciliana
Il progetto si propone l’introduzione nei sistemi colturali erbacei siciliani in biologico di nuovi genotipi di lupino (azzurro e bianco) esenti da alcaloidi amari per l’alimentazione dei bovini da carne e dei suini. L’elevatissimo tenore proteico della leguminosa in oggetto e la sua adattabilità a sistemi agricoli sostenibili, la rende particolarmente adatta a rappresentare una importante fonte proteica per la zootecnia siciliana, a migliorare la fertilità dei terreni e la competitività e la redditività delle aziende in biologico.
Il progetto prevede la creazione di una filiera che raccordi: produttori, trasformatori, allevatori; al fine dell’introduzione, nei sistemi colturali erbacei siciliani in biologico, di genotipi innovativi di lupino azzurro e bianco dolcissimi (esenti da alcaloidi quinolizidinici amari) da destinare all’alimentazione dei bovini e del suino nero siciliano. I principali risultati attesi sono:
- l’introduzione e la diffusione, di varietà innovative di lupino bianco e azzurro;
- la messa a punto di un protocollo di coltivazione a bassi input con vantaggi economici e ambientali;
- la promozione di questo legume, in sostituzione di altre proteaginose quali la soia.
In Sicilia, la principale fonte proteica utilizzata nei sistemi zootecnici in biologico è costituita da leguminose tradizionalmente coltivate (favino, pisello proteico, ecc.) con un contenuto proteico nel seme di circa il 22%. L’utilizzo della soia (circa il 35% proteine) è limitato dalla presenza sul mercato dei mangimi OGM, non consentiti in biologico e dall’alto costo della soia nazionale non OGM. Il lupino, leguminosa ad elevato contenuto proteico (circa 40%), non ha mai trovato un ruolo rilevante nell’alimentazione zootecnica per la presenza di alcaloidi amari nel seme, che assunti in quantitativi elevati risultano tossici per gli animali. La selezione di genotipi innovativi di lupino azzurro e bianco esenti da alcaloidi amari, la loro recente disponibilità in commercio e le competenze specifiche del CREA-Cerealicoltura e colture industriali di Acireale, apre ora nuove prospettive di impiego di questo legume, colmando una delle problematiche più spinose che si pongono agli allevatori siciliani in biologico. L’inserimento nei sistemi colturali di questa leguminosa, che per la sua rusticità ben si adatta alla coltivazione in biologico, presenta inoltre numerosi vantaggi dal punto di vista ambientale e colturale
L’innovazione da introdurre nelle aziende agricolo-zootecniche fa parte delle innovazioni di processo e riguarda l’inserimento di nuove varietà di lupino bianco e di lupino azzurro dolcissime, cioè esenti da alcaloidi amari, in sistemi agricoli siciliani in biologico a supporto della zootecnia da carne. La recente selezione, da parte della ricerca genetica, di genotipi innovativi di lupino azzurro e di lupino bianco, la disponibilità di adeguati quantitativi di seme già presenti in commercio, nonché l’esperienza maturata e i risultati agronomici e qualitativi ottenuti presso il CREA- Centro di Ricerca Cerealicoltura e Colture Industriali di Acireale (CT) su queste due leguminose minori da granella, aprono nuove possibilità e prospettive di impiego di questo legume ritenuto da sempre “minore”, colmando una delle problematiche più spinose che si pongono agli allevatori siciliani in biologico, la sostituzione nelle diete della soia.
Titolo/Descrizione | Url | Tipologia |
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