Costituzione di una filiera che possa valorizzare le produzioni di cereali antichi nelle aree interne
Obiettivo generale del progetto è la creazione di una filiera biologica che in un territorio circoscritto delle provincie di Forlì-Cesena e Rimini, comprenda tutte le fasi della produzione sementiera e quelle legate all’utilizzo della granella da macina, così da consentire da un lato il mantenimento di una popolazione di cereali, (frutto della ricerca sviluppata negli ultimi anni dalle istituzioni scientifiche con la collaborazione delle ditte sementiere e di alcune aziende agricole), dall’altro di accrescere il reddito per tutte le componenti della filiera.
I risultati ottenuti hanno permesso di creare le basi per la valorizzazione della popolazione di grano OROSET (Biodaprt®) e della filiera a cui possono aderire vari attori: dalle ditte sementiere, agli agricoltori ,al mulino , ai forni che utilizzano la farina. Sulla base delle attività svolte e dei collegamenti che si sono creati fra i vari attori della filiera è stato possibile individuare un percorso per una maggior diffusione del grano Oroset che ha visto nella redazione di un disciplinare, lo strumento tecnico in cui sono riportate le linee guida in grado di disciplinare tutti i segmenti della filiera biologica del grano. Le azioni svolte e le collaborazioni attivate all’interno del progetto hanno portato alla predisposizione di un accordo di filiera che impegni le varie strutture interessate all’utilizzo e valorizzazione del grano biologico BIOADAPT®” (sementieri, agricoltori, mugnai e panificatori) a perseguire l obiettivo di garantire una programmazione delle coltivazioni. Per una migliore valorizzazione dei prodotti ottenuti dalle farine si è ritenuto opportuno registrare il marchio Bioadapt®,. Infine, si è deciso di modificare il nome della popolazione di seme in “OROSET”, così da tenere distinto il nome della semente dal marchio collettivo di qualità all’interno della filiera.
Verranno svolte le seguenti attività:
- valutazione delle potenzialità di diffusione dei grani antichi alla luce delle tendenze di mercato,
- definizione di un protocollo di riproduzione del seme che garantisca il mantenimento delle caratteristiche della popolazione circa i rapporti fra le varietà che la compongono,
- applicazione di un sistema di rintracciabilità del grano da macina e di controllo delle caratteristiche qualitative della granella
- definizione di un accordo che possa stabilire gli impegni per ciascuna componente la filiera
- programmazione delle coltivazioni ad evitare eccessi nell’offerta che possano determinare un abbassamento dei prezzi riducendo la marginalità.
Il piano persegue la tematica della “Programmazione produttiva e relazioni di filiera” che ha la finalità di aumentare la competitività delle diverse componenti del settore produttivo e di costruire relazioni di carattere organizzativo che permettano di renderle maggiormente competitive. Il piano tende a valorizzare produzioni di nicchia legate alle aree interne della collina che non possono competere con le aree più fertili della pianura in termini di quantità ma che si possono caratterizzare per una produzione di maggiore qualità. In questo contesto le relazioni di filiera sono motori attorno ai quali si sviluppa un miglioramento delle condizioni di produzione e competitività dei sistemi. Nello specifico l’attività che si vuole promuovere tende a valorizzare una popolazione di grano tenero (di per se concetto abbastanza innovativo rispetto all’utilizzo di seme monovarietale e normato dal Regolamento Europeo Biologico n. 848/2018 del 30 maggio 2018 che entrerà in vigore nel 2021) che offre buoni risultati
coltivato secondo tecniche di agricoltura biologica e che si caratterizza per le ottime proprietà della farina, utilizzata per produrre pane e biscotti venduti attraverso una rete di negozi specializzati.
Poiché recentemente altri cereali quali il farro sono andati incontro ad un forte riduzione dei prezzi a causa di una mancata programmazione delle semine, all’interno del piano si vuole evitare questo rischio e si punta sulla definizione di accordi che vengano siglati dalle varie componenti, così da poter dare vita ad una filiera dei grani della tradizione italiana (Fili.Gran.A) che possa programmare le produzioni in funzione delle richieste del mercato salvaguardando la valorizzazione del prodotto ma anche del territorio.
Il risultato finale sarà la diffusione della popolazione di cerali BIOADAPT e una maggiore remunerazione per tutte le imprese a diverso titolo coinvolte nei processi di produzione, trasformazione, ecc. I risultati intermedi saranno:
1) Definizione di linee tecniche di coltivazione della popolazione BIOADAPT per la produzione di semente certificata e/o per la granella da macina. Si definiranno aspetti agronomici e modalità di controllo delle coltivazioni per garantire che non si verifichino inquinamenti.
2)Accordo di filiera che coinvolga tutte le imprese interessate alla linea “produzione di seme certificato” e a quella “produzione granella da macina”.
3)Contratto tipo fra ditta sementiera e azienda agricola che definisca i parametri sui quali basare la retribuzione del seme.
4)Contratto tipo fra mulino e azienda agricola che definisca i parametri minimi di qualità sulla base dei quali la granella può entrare nel percorso di filiera e stabilisca una base prezzi su cui calcolare la liquidazione per le aziende agricole.
5)Dati inerenti il comportamento della popolazione nelle aziende presso le quali viene moltiplicato per consentire di valutare la stabilità della semente.
6) Caratteristiche della granella nei diversi lotti prodotti al fine di valutare il livello di omogeneità delle farine che verranno vendute.
7) Valutazione economica della convenienza ad aderire alla filiera del grano BIOADAPT, basata sulle rese reali delle aziende e sulla differenza dei prezzi pagati.
Titolo/Descrizione | Url | Tipologia |
---|---|---|
Sito web del progetto
|
Sito web
|
|
Video del progetto
|
Materiali utili
|
|
Video dell'incontro tecnico del GO
|
Materiali utili
|
|
Depliant del progetto
|
Materiali utili
|