Carbon Farming, environmental and economic gain
Attraverso il raggiungimento di maggiore autosufficienza energetica delle aziende agricole di varie tipologie, il progetto mira ad incrementare il carbonio stoccato nel terreno utilizzando il biochar generato quale sottropodotto della produzione energetica per piro-gassificazionei delle biomasse, migliorando la redditività aziendale anche attraverso la cessione dei crediti di carbonio oltre a migliorando la biodiversità attraverso l'aumento degli elementi agroecologici, anch'essi visti come strutture per fissare carbonio.
Le principali attività del progetto, prevedono la messa a punto del processo di pirogassificazione con bilancio energetico e produzione di char; le valutazioni agronomiche sull'impiego del char (in riferimento al carbonio, alla dinamica dei nutrienti e alla ritenzione idrica); guadagno agro-ecologico degli elementi paesaggistici come l'introuzione delle siepi-filari con e senza sfruttamento energetico (tramite valutazioni della loro produttività su base bibliografica); una valutazione alla propensione degli imprenditiori nell'adozione di nuove tecnologie e definizione degli ostacoli, in ultimo un'analisi del mercato dei crediti di carbonio e com'è possibile accederci.
"Il progetto promuove un modello di business agricolo incentrato sulla valorizzazione economica delle funzioni ambientali come la carbon farming e gli elementi agroecologici al fine di sostenere energeticamente l’azienda.
Il progetto si propone di introdurre nelle attività agricole un comportamento che sia in linea con gli obiettivi ambientali della politica agricola in materia di gas serra. Ciò comporta l’adozione di pratiche circolari per l’utilizzo dei rifiuti o la rotazione degli elementi agropaesaggistici a fini energetici. L’obiettivo è rendere l’azienda agricola, almeno parzialmente, energeticamente autosufficiente, ridurre l’impronta di carbonio dei propri prodotti in modo redditizio vendendo crediti di carbonio. Per rendere fattibili attività come il sequestro del carbonio e, allo stesso tempo, dissociarle parzialmente dai benefici dei sussidi, è necessario garantire strumenti di redditività. D’altro canto, il dibattito sulle politiche agricole ambientali oggi ruota attorno alla necessità di aumentare la produzione agricola e ridurne la domanda energetica. Pertanto, la prestazione ambientale è rafforzata dalla sua remunerazione di mercato: i servizi di sequestro del carbonio sono pagati dal mercato volontario dei crediti, e l’uso di aree di interesse ecologico (EFA) per migliorare la biodiversità è incentivato dall’indipendenza energetica e dal miglioramento dei risultati agronomici.
Il nuovo modello di business, in riferimento all’accumulo di carbonio nei suoli, e attraverso la valorizzazione degli elementi agropaesaggistici a fini energetici, remunera l’azienda attraverso risparmi, miglioramenti agronomici e la commercializzazione dei crediti di carbonio abilitati dal modello."
Titolo/Descrizione | Url | Tipologia |
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