Biofiller ecosostenibili da sottoprodotti della filiera vitivinicola per la riduzione della plastica in vigneto e in cantina
L’obiettivo principale del Piano consiste nella riduzione dell’impiego di plastica convenzionale utilizzata nella filiera vitivinicola, attraverso la diffusione e l’utilizzo di nuovi prodotti ecosostenibili, generati da sottoprodotti vitivinicoli, in grado di dare un volto concreto e scalabile a livello industriale ai principi dell’economia circolare e dell’agricoltura pienamente sostenibile.
Le Attività del progetto prevedono:
- realizzazione e caratterizzazione, a partire da sottoprodotti della filiera vitivinicola, di nuovi legacci biodegradabili a base di biofiller vitivinicoli e loro impiego in vigneto;
- produzione, caratterizzazione e diffusione di nuovi tappi ecosostenibili, a base di biofiller ottenuti da sottoprodotti della filiera vitivinicola (per bottiglie in vetro e brik), 100% biodegradabili;
- produzione, caratterizzazione e diffusione di nuovi tappi ecosostenibili, a base di biofiller ottenuti da sottoprodotti della filiera vitivinicola (per bottiglie in vetro e brik), con riduzione del 50-60% della plastica convenzionale.
I milioni di tonnellate di rifiuti di plastica che finiscono ogni anno negli oceani sono un chiaro e allarmante segnale delle problematiche connesse all’impiego di questo materiale e provocano una crescente preoccupazione nell'opinione pubblica.
I sottoprodotti vitivinicoli solidi possono essere rasformati in nuovi materiali tecnologici, chiamati biofiller, utilizzabili nel mondo della plastica, con grandi vantaggi in termini di sostenibilità, performance ed economicità. Questi prodotti semi-lavorati possono essere miscelati a tutte le plastiche e bioplastiche esistenti, in grandi quantità, dando vita a nuovi materiali, chiamati bio-compositi, con valide proprietà aggiunte. Nello specifico i biofiller presentano il vantaggio di ridurre notevolmente il contenuto di plastica fossil-based, di migliorare le proprietà meccaniche dei materiali, sono producibili in grandi quantità e a prezzi modici, non derivano da materie prime in competizione con il cibo e migliorano le cinetiche di biodegradazione delle plastiche.
Attraverso il presente Piano, saranno sottratti sottoprodotti (raspi, vinacce, bucce, vinaccioli e fecce provenienti sia da uve bianche che rosse) dal ciclo di smaltimento della filiera vitivinicola e opportunamente lavorati per realizzare prodotti innovativi da impiegare in vigneto e in cantina, in un approccio circolare, meno oneroso e impattante sull’ambiente, aumentando la competitività dei produttori primari.
Biofiller ecosostenibili da sottoprodotti della filiera vitivinicola per la riduzione della plastica in vigneto e in cantina
Biofiller ecosostenibili da sottoprodotti della filiera vitivinicola per la riduzione della plastica in vigneto e in cantina
L’obiettivo principale del Piano consiste nella riduzione dell’impiego di plastica convenzionale utilizzata nella filiera vitivinicola, attraverso la diffusione e l’utilizzo di nuovi prodotti ecosostenibili, generati da sottoprodotti vitivinicoli, in grado di dare un volto concreto e scalabile a livello industriale ai principi dell’economia circolare e dell’agricoltura pienamente sostenibile.
Le Attività del progetto prevedono:
- realizzazione e caratterizzazione, a partire da sottoprodotti della filiera vitivinicola, di nuovi legacci biodegradabili a base di biofiller vitivinicoli e loro impiego in vigneto;
- produzione, caratterizzazione e diffusione di nuovi tappi ecosostenibili, a base di biofiller ottenuti da sottoprodotti della filiera vitivinicola (per bottiglie in vetro e brik), 100% biodegradabili;
- produzione, caratterizzazione e diffusione di nuovi tappi ecosostenibili, a base di biofiller ottenuti da sottoprodotti della filiera vitivinicola (per bottiglie in vetro e brik), con riduzione del 50-60% della plastica convenzionale.
I milioni di tonnellate di rifiuti di plastica che finiscono ogni anno negli oceani sono un chiaro e allarmante segnale delle problematiche connesse all’impiego di questo materiale e provocano una crescente preoccupazione nell'opinione pubblica.
I sottoprodotti vitivinicoli solidi possono essere rasformati in nuovi materiali tecnologici, chiamati biofiller, utilizzabili nel mondo della plastica, con grandi vantaggi in termini di sostenibilità, performance ed economicità. Questi prodotti semi-lavorati possono essere miscelati a tutte le plastiche e bioplastiche esistenti, in grandi quantità, dando vita a nuovi materiali, chiamati bio-compositi, con valide proprietà aggiunte. Nello specifico i biofiller presentano il vantaggio di ridurre notevolmente il contenuto di plastica fossil-based, di migliorare le proprietà meccaniche dei materiali, sono producibili in grandi quantità e a prezzi modici, non derivano da materie prime in competizione con il cibo e migliorano le cinetiche di biodegradazione delle plastiche.
Attraverso il presente Piano, saranno sottratti sottoprodotti (raspi, vinacce, bucce, vinaccioli e fecce provenienti sia da uve bianche che rosse) dal ciclo di smaltimento della filiera vitivinicola e opportunamente lavorati per realizzare prodotti innovativi da impiegare in vigneto e in cantina, in un approccio circolare, meno oneroso e impattante sull’ambiente, aumentando la competitività dei produttori primari.
Biofiller ecosostenibili da sottoprodotti della filiera vitivinicola per la riduzione della plastica in vigneto e in cantina
Biofiller ecosostenibili da sottoprodotti della filiera vitivinicola per la riduzione della plastica in vigneto e in cantina
L’obiettivo principale del Piano consiste nella riduzione dell’impiego di plastica convenzionale utilizzata nella filiera vitivinicola, attraverso la diffusione e l’utilizzo di nuovi prodotti ecosostenibili, generati da sottoprodotti vitivinicoli, in grado di dare un volto concreto e scalabile a livello industriale ai principi dell’economia circolare e dell’agricoltura pienamente sostenibile.
Le Attività del progetto prevedono:
- realizzazione e caratterizzazione, a partire da sottoprodotti della filiera vitivinicola, di nuovi legacci biodegradabili a base di biofiller vitivinicoli e loro impiego in vigneto;
- produzione, caratterizzazione e diffusione di nuovi tappi ecosostenibili, a base di biofiller ottenuti da sottoprodotti della filiera vitivinicola (per bottiglie in vetro e brik), 100% biodegradabili;
- produzione, caratterizzazione e diffusione di nuovi tappi ecosostenibili, a base di biofiller ottenuti da sottoprodotti della filiera vitivinicola (per bottiglie in vetro e brik), con riduzione del 50-60% della plastica convenzionale.
I milioni di tonnellate di rifiuti di plastica che finiscono ogni anno negli oceani sono un chiaro e allarmante segnale delle problematiche connesse all’impiego di questo materiale e provocano una crescente preoccupazione nell'opinione pubblica.
I sottoprodotti vitivinicoli solidi possono essere rasformati in nuovi materiali tecnologici, chiamati biofiller, utilizzabili nel mondo della plastica, con grandi vantaggi in termini di sostenibilità, performance ed economicità. Questi prodotti semi-lavorati possono essere miscelati a tutte le plastiche e bioplastiche esistenti, in grandi quantità, dando vita a nuovi materiali, chiamati bio-compositi, con valide proprietà aggiunte. Nello specifico i biofiller presentano il vantaggio di ridurre notevolmente il contenuto di plastica fossil-based, di migliorare le proprietà meccaniche dei materiali, sono producibili in grandi quantità e a prezzi modici, non derivano da materie prime in competizione con il cibo e migliorano le cinetiche di biodegradazione delle plastiche.
Attraverso il presente Piano, saranno sottratti sottoprodotti (raspi, vinacce, bucce, vinaccioli e fecce provenienti sia da uve bianche che rosse) dal ciclo di smaltimento della filiera vitivinicola e opportunamente lavorati per realizzare prodotti innovativi da impiegare in vigneto e in cantina, in un approccio circolare, meno oneroso e impattante sull’ambiente, aumentando la competitività dei produttori primari.
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L’obiettivo principale del Piano consiste nella riduzione dell’impiego di plastica convenzionale utilizzata nella filiera vitivinicola, attraverso la diffusione e l’utilizzo di nuovi prodotti ecosostenibili, generati da sottoprodotti vitivinicoli, in grado di dare un volto concreto e scalabile a livello industriale ai principi dell’economia circolare e dell’agricoltura pienamente sostenibile.
Le Attività del progetto prevedono:
- realizzazione e caratterizzazione, a partire da sottoprodotti della filiera vitivinicola, di nuovi legacci biodegradabili a base di biofiller vitivinicoli e loro impiego in vigneto;
- produzione, caratterizzazione e diffusione di nuovi tappi ecosostenibili, a base di biofiller ottenuti da sottoprodotti della filiera vitivinicola (per bottiglie in vetro e brik), 100% biodegradabili;
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I milioni di tonnellate di rifiuti di plastica che finiscono ogni anno negli oceani sono un chiaro e allarmante segnale delle problematiche connesse all’impiego di questo materiale e provocano una crescente preoccupazione nell'opinione pubblica.
I sottoprodotti vitivinicoli solidi possono essere rasformati in nuovi materiali tecnologici, chiamati biofiller, utilizzabili nel mondo della plastica, con grandi vantaggi in termini di sostenibilità, performance ed economicità. Questi prodotti semi-lavorati possono essere miscelati a tutte le plastiche e bioplastiche esistenti, in grandi quantità, dando vita a nuovi materiali, chiamati bio-compositi, con valide proprietà aggiunte. Nello specifico i biofiller presentano il vantaggio di ridurre notevolmente il contenuto di plastica fossil-based, di migliorare le proprietà meccaniche dei materiali, sono producibili in grandi quantità e a prezzi modici, non derivano da materie prime in competizione con il cibo e migliorano le cinetiche di biodegradazione delle plastiche.
Attraverso il presente Piano, saranno sottratti sottoprodotti (raspi, vinacce, bucce, vinaccioli e fecce provenienti sia da uve bianche che rosse) dal ciclo di smaltimento della filiera vitivinicola e opportunamente lavorati per realizzare prodotti innovativi da impiegare in vigneto e in cantina, in un approccio circolare, meno oneroso e impattante sull’ambiente, aumentando la competitività dei produttori primari.
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L’obiettivo principale del Piano consiste nella riduzione dell’impiego di plastica convenzionale utilizzata nella filiera vitivinicola, attraverso la diffusione e l’utilizzo di nuovi prodotti ecosostenibili, generati da sottoprodotti vitivinicoli, in grado di dare un volto concreto e scalabile a livello industriale ai principi dell’economia circolare e dell’agricoltura pienamente sostenibile.
Le Attività del progetto prevedono:
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I milioni di tonnellate di rifiuti di plastica che finiscono ogni anno negli oceani sono un chiaro e allarmante segnale delle problematiche connesse all’impiego di questo materiale e provocano una crescente preoccupazione nell'opinione pubblica.
I sottoprodotti vitivinicoli solidi possono essere rasformati in nuovi materiali tecnologici, chiamati biofiller, utilizzabili nel mondo della plastica, con grandi vantaggi in termini di sostenibilità, performance ed economicità. Questi prodotti semi-lavorati possono essere miscelati a tutte le plastiche e bioplastiche esistenti, in grandi quantità, dando vita a nuovi materiali, chiamati bio-compositi, con valide proprietà aggiunte. Nello specifico i biofiller presentano il vantaggio di ridurre notevolmente il contenuto di plastica fossil-based, di migliorare le proprietà meccaniche dei materiali, sono producibili in grandi quantità e a prezzi modici, non derivano da materie prime in competizione con il cibo e migliorano le cinetiche di biodegradazione delle plastiche.
Attraverso il presente Piano, saranno sottratti sottoprodotti (raspi, vinacce, bucce, vinaccioli e fecce provenienti sia da uve bianche che rosse) dal ciclo di smaltimento della filiera vitivinicola e opportunamente lavorati per realizzare prodotti innovativi da impiegare in vigneto e in cantina, in un approccio circolare, meno oneroso e impattante sull’ambiente, aumentando la competitività dei produttori primari.
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L’obiettivo principale del Piano consiste nella riduzione dell’impiego di plastica convenzionale utilizzata nella filiera vitivinicola, attraverso la diffusione e l’utilizzo di nuovi prodotti ecosostenibili, generati da sottoprodotti vitivinicoli, in grado di dare un volto concreto e scalabile a livello industriale ai principi dell’economia circolare e dell’agricoltura pienamente sostenibile.
Le Attività del progetto prevedono:
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I milioni di tonnellate di rifiuti di plastica che finiscono ogni anno negli oceani sono un chiaro e allarmante segnale delle problematiche connesse all’impiego di questo materiale e provocano una crescente preoccupazione nell'opinione pubblica.
I sottoprodotti vitivinicoli solidi possono essere rasformati in nuovi materiali tecnologici, chiamati biofiller, utilizzabili nel mondo della plastica, con grandi vantaggi in termini di sostenibilità, performance ed economicità. Questi prodotti semi-lavorati possono essere miscelati a tutte le plastiche e bioplastiche esistenti, in grandi quantità, dando vita a nuovi materiali, chiamati bio-compositi, con valide proprietà aggiunte. Nello specifico i biofiller presentano il vantaggio di ridurre notevolmente il contenuto di plastica fossil-based, di migliorare le proprietà meccaniche dei materiali, sono producibili in grandi quantità e a prezzi modici, non derivano da materie prime in competizione con il cibo e migliorano le cinetiche di biodegradazione delle plastiche.
Attraverso il presente Piano, saranno sottratti sottoprodotti (raspi, vinacce, bucce, vinaccioli e fecce provenienti sia da uve bianche che rosse) dal ciclo di smaltimento della filiera vitivinicola e opportunamente lavorati per realizzare prodotti innovativi da impiegare in vigneto e in cantina, in un approccio circolare, meno oneroso e impattante sull’ambiente, aumentando la competitività dei produttori primari.
Biofiller ecosostenibili da sottoprodotti della filiera vitivinicola per la riduzione della plastica in vigneto e in cantina
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L’obiettivo principale del Piano consiste nella riduzione dell’impiego di plastica convenzionale utilizzata nella filiera vitivinicola, attraverso la diffusione e l’utilizzo di nuovi prodotti ecosostenibili, generati da sottoprodotti vitivinicoli, in grado di dare un volto concreto e scalabile a livello industriale ai principi dell’economia circolare e dell’agricoltura pienamente sostenibile.
Le Attività del progetto prevedono:
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- produzione, caratterizzazione e diffusione di nuovi tappi ecosostenibili, a base di biofiller ottenuti da sottoprodotti della filiera vitivinicola (per bottiglie in vetro e brik), 100% biodegradabili;
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I milioni di tonnellate di rifiuti di plastica che finiscono ogni anno negli oceani sono un chiaro e allarmante segnale delle problematiche connesse all’impiego di questo materiale e provocano una crescente preoccupazione nell'opinione pubblica.
I sottoprodotti vitivinicoli solidi possono essere rasformati in nuovi materiali tecnologici, chiamati biofiller, utilizzabili nel mondo della plastica, con grandi vantaggi in termini di sostenibilità, performance ed economicità. Questi prodotti semi-lavorati possono essere miscelati a tutte le plastiche e bioplastiche esistenti, in grandi quantità, dando vita a nuovi materiali, chiamati bio-compositi, con valide proprietà aggiunte. Nello specifico i biofiller presentano il vantaggio di ridurre notevolmente il contenuto di plastica fossil-based, di migliorare le proprietà meccaniche dei materiali, sono producibili in grandi quantità e a prezzi modici, non derivano da materie prime in competizione con il cibo e migliorano le cinetiche di biodegradazione delle plastiche.
Attraverso il presente Piano, saranno sottratti sottoprodotti (raspi, vinacce, bucce, vinaccioli e fecce provenienti sia da uve bianche che rosse) dal ciclo di smaltimento della filiera vitivinicola e opportunamente lavorati per realizzare prodotti innovativi da impiegare in vigneto e in cantina, in un approccio circolare, meno oneroso e impattante sull’ambiente, aumentando la competitività dei produttori primari.
Biofiller ecosostenibili da sottoprodotti della filiera vitivinicola per la riduzione della plastica in vigneto e in cantina
Biofiller ecosostenibili da sottoprodotti della filiera vitivinicola per la riduzione della plastica in vigneto e in cantina
L’obiettivo principale del Piano consiste nella riduzione dell’impiego di plastica convenzionale utilizzata nella filiera vitivinicola, attraverso la diffusione e l’utilizzo di nuovi prodotti ecosostenibili, generati da sottoprodotti vitivinicoli, in grado di dare un volto concreto e scalabile a livello industriale ai principi dell’economia circolare e dell’agricoltura pienamente sostenibile.
Le Attività del progetto prevedono:
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I milioni di tonnellate di rifiuti di plastica che finiscono ogni anno negli oceani sono un chiaro e allarmante segnale delle problematiche connesse all’impiego di questo materiale e provocano una crescente preoccupazione nell'opinione pubblica.
I sottoprodotti vitivinicoli solidi possono essere rasformati in nuovi materiali tecnologici, chiamati biofiller, utilizzabili nel mondo della plastica, con grandi vantaggi in termini di sostenibilità, performance ed economicità. Questi prodotti semi-lavorati possono essere miscelati a tutte le plastiche e bioplastiche esistenti, in grandi quantità, dando vita a nuovi materiali, chiamati bio-compositi, con valide proprietà aggiunte. Nello specifico i biofiller presentano il vantaggio di ridurre notevolmente il contenuto di plastica fossil-based, di migliorare le proprietà meccaniche dei materiali, sono producibili in grandi quantità e a prezzi modici, non derivano da materie prime in competizione con il cibo e migliorano le cinetiche di biodegradazione delle plastiche.
Attraverso il presente Piano, saranno sottratti sottoprodotti (raspi, vinacce, bucce, vinaccioli e fecce provenienti sia da uve bianche che rosse) dal ciclo di smaltimento della filiera vitivinicola e opportunamente lavorati per realizzare prodotti innovativi da impiegare in vigneto e in cantina, in un approccio circolare, meno oneroso e impattante sull’ambiente, aumentando la competitività dei produttori primari.
Biofiller ecosostenibili da sottoprodotti della filiera vitivinicola per la riduzione della plastica in vigneto e in cantina
Biofiller ecosostenibili da sottoprodotti della filiera vitivinicola per la riduzione della plastica in vigneto e in cantina
L’obiettivo principale del Piano consiste nella riduzione dell’impiego di plastica convenzionale utilizzata nella filiera vitivinicola, attraverso la diffusione e l’utilizzo di nuovi prodotti ecosostenibili, generati da sottoprodotti vitivinicoli, in grado di dare un volto concreto e scalabile a livello industriale ai principi dell’economia circolare e dell’agricoltura pienamente sostenibile.
Le Attività del progetto prevedono:
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- produzione, caratterizzazione e diffusione di nuovi tappi ecosostenibili, a base di biofiller ottenuti da sottoprodotti della filiera vitivinicola (per bottiglie in vetro e brik), 100% biodegradabili;
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I milioni di tonnellate di rifiuti di plastica che finiscono ogni anno negli oceani sono un chiaro e allarmante segnale delle problematiche connesse all’impiego di questo materiale e provocano una crescente preoccupazione nell'opinione pubblica.
I sottoprodotti vitivinicoli solidi possono essere rasformati in nuovi materiali tecnologici, chiamati biofiller, utilizzabili nel mondo della plastica, con grandi vantaggi in termini di sostenibilità, performance ed economicità. Questi prodotti semi-lavorati possono essere miscelati a tutte le plastiche e bioplastiche esistenti, in grandi quantità, dando vita a nuovi materiali, chiamati bio-compositi, con valide proprietà aggiunte. Nello specifico i biofiller presentano il vantaggio di ridurre notevolmente il contenuto di plastica fossil-based, di migliorare le proprietà meccaniche dei materiali, sono producibili in grandi quantità e a prezzi modici, non derivano da materie prime in competizione con il cibo e migliorano le cinetiche di biodegradazione delle plastiche.
Attraverso il presente Piano, saranno sottratti sottoprodotti (raspi, vinacce, bucce, vinaccioli e fecce provenienti sia da uve bianche che rosse) dal ciclo di smaltimento della filiera vitivinicola e opportunamente lavorati per realizzare prodotti innovativi da impiegare in vigneto e in cantina, in un approccio circolare, meno oneroso e impattante sull’ambiente, aumentando la competitività dei produttori primari.
Biofiller ecosostenibili da sottoprodotti della filiera vitivinicola per la riduzione della plastica in vigneto e in cantina
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L’obiettivo principale del Piano consiste nella riduzione dell’impiego di plastica convenzionale utilizzata nella filiera vitivinicola, attraverso la diffusione e l’utilizzo di nuovi prodotti ecosostenibili, generati da sottoprodotti vitivinicoli, in grado di dare un volto concreto e scalabile a livello industriale ai principi dell’economia circolare e dell’agricoltura pienamente sostenibile.
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I sottoprodotti vitivinicoli solidi possono essere rasformati in nuovi materiali tecnologici, chiamati biofiller, utilizzabili nel mondo della plastica, con grandi vantaggi in termini di sostenibilità, performance ed economicità. Questi prodotti semi-lavorati possono essere miscelati a tutte le plastiche e bioplastiche esistenti, in grandi quantità, dando vita a nuovi materiali, chiamati bio-compositi, con valide proprietà aggiunte. Nello specifico i biofiller presentano il vantaggio di ridurre notevolmente il contenuto di plastica fossil-based, di migliorare le proprietà meccaniche dei materiali, sono producibili in grandi quantità e a prezzi modici, non derivano da materie prime in competizione con il cibo e migliorano le cinetiche di biodegradazione delle plastiche.
Attraverso il presente Piano, saranno sottratti sottoprodotti (raspi, vinacce, bucce, vinaccioli e fecce provenienti sia da uve bianche che rosse) dal ciclo di smaltimento della filiera vitivinicola e opportunamente lavorati per realizzare prodotti innovativi da impiegare in vigneto e in cantina, in un approccio circolare, meno oneroso e impattante sull’ambiente, aumentando la competitività dei produttori primari.
Biofiller ecosostenibili da sottoprodotti della filiera vitivinicola per la riduzione della plastica in vigneto e in cantina
Biofiller ecosostenibili da sottoprodotti della filiera vitivinicola per la riduzione della plastica in vigneto e in cantina
L’obiettivo principale del Piano consiste nella riduzione dell’impiego di plastica convenzionale utilizzata nella filiera vitivinicola, attraverso la diffusione e l’utilizzo di nuovi prodotti ecosostenibili, generati da sottoprodotti vitivinicoli, in grado di dare un volto concreto e scalabile a livello industriale ai principi dell’economia circolare e dell’agricoltura pienamente sostenibile.
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I milioni di tonnellate di rifiuti di plastica che finiscono ogni anno negli oceani sono un chiaro e allarmante segnale delle problematiche connesse all’impiego di questo materiale e provocano una crescente preoccupazione nell'opinione pubblica.
I sottoprodotti vitivinicoli solidi possono essere rasformati in nuovi materiali tecnologici, chiamati biofiller, utilizzabili nel mondo della plastica, con grandi vantaggi in termini di sostenibilità, performance ed economicità. Questi prodotti semi-lavorati possono essere miscelati a tutte le plastiche e bioplastiche esistenti, in grandi quantità, dando vita a nuovi materiali, chiamati bio-compositi, con valide proprietà aggiunte. Nello specifico i biofiller presentano il vantaggio di ridurre notevolmente il contenuto di plastica fossil-based, di migliorare le proprietà meccaniche dei materiali, sono producibili in grandi quantità e a prezzi modici, non derivano da materie prime in competizione con il cibo e migliorano le cinetiche di biodegradazione delle plastiche.
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Biofiller ecosostenibili da sottoprodotti della filiera vitivinicola per la riduzione della plastica in vigneto e in cantina
L’obiettivo principale del Piano consiste nella riduzione dell’impiego di plastica convenzionale utilizzata nella filiera vitivinicola, attraverso la diffusione e l’utilizzo di nuovi prodotti ecosostenibili, generati da sottoprodotti vitivinicoli, in grado di dare un volto concreto e scalabile a livello industriale ai principi dell’economia circolare e dell’agricoltura pienamente sostenibile.
Le Attività del progetto prevedono:
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I milioni di tonnellate di rifiuti di plastica che finiscono ogni anno negli oceani sono un chiaro e allarmante segnale delle problematiche connesse all’impiego di questo materiale e provocano una crescente preoccupazione nell'opinione pubblica.
I sottoprodotti vitivinicoli solidi possono essere rasformati in nuovi materiali tecnologici, chiamati biofiller, utilizzabili nel mondo della plastica, con grandi vantaggi in termini di sostenibilità, performance ed economicità. Questi prodotti semi-lavorati possono essere miscelati a tutte le plastiche e bioplastiche esistenti, in grandi quantità, dando vita a nuovi materiali, chiamati bio-compositi, con valide proprietà aggiunte. Nello specifico i biofiller presentano il vantaggio di ridurre notevolmente il contenuto di plastica fossil-based, di migliorare le proprietà meccaniche dei materiali, sono producibili in grandi quantità e a prezzi modici, non derivano da materie prime in competizione con il cibo e migliorano le cinetiche di biodegradazione delle plastiche.
Attraverso il presente Piano, saranno sottratti sottoprodotti (raspi, vinacce, bucce, vinaccioli e fecce provenienti sia da uve bianche che rosse) dal ciclo di smaltimento della filiera vitivinicola e opportunamente lavorati per realizzare prodotti innovativi da impiegare in vigneto e in cantina, in un approccio circolare, meno oneroso e impattante sull’ambiente, aumentando la competitività dei produttori primari.
Biofiller ecosostenibili da sottoprodotti della filiera vitivinicola per la riduzione della plastica in vigneto e in cantina
Biofiller ecosostenibili da sottoprodotti della filiera vitivinicola per la riduzione della plastica in vigneto e in cantina
L’obiettivo principale del Piano consiste nella riduzione dell’impiego di plastica convenzionale utilizzata nella filiera vitivinicola, attraverso la diffusione e l’utilizzo di nuovi prodotti ecosostenibili, generati da sottoprodotti vitivinicoli, in grado di dare un volto concreto e scalabile a livello industriale ai principi dell’economia circolare e dell’agricoltura pienamente sostenibile.
Le Attività del progetto prevedono:
- realizzazione e caratterizzazione, a partire da sottoprodotti della filiera vitivinicola, di nuovi legacci biodegradabili a base di biofiller vitivinicoli e loro impiego in vigneto;
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I milioni di tonnellate di rifiuti di plastica che finiscono ogni anno negli oceani sono un chiaro e allarmante segnale delle problematiche connesse all’impiego di questo materiale e provocano una crescente preoccupazione nell'opinione pubblica.
I sottoprodotti vitivinicoli solidi possono essere rasformati in nuovi materiali tecnologici, chiamati biofiller, utilizzabili nel mondo della plastica, con grandi vantaggi in termini di sostenibilità, performance ed economicità. Questi prodotti semi-lavorati possono essere miscelati a tutte le plastiche e bioplastiche esistenti, in grandi quantità, dando vita a nuovi materiali, chiamati bio-compositi, con valide proprietà aggiunte. Nello specifico i biofiller presentano il vantaggio di ridurre notevolmente il contenuto di plastica fossil-based, di migliorare le proprietà meccaniche dei materiali, sono producibili in grandi quantità e a prezzi modici, non derivano da materie prime in competizione con il cibo e migliorano le cinetiche di biodegradazione delle plastiche.
Attraverso il presente Piano, saranno sottratti sottoprodotti (raspi, vinacce, bucce, vinaccioli e fecce provenienti sia da uve bianche che rosse) dal ciclo di smaltimento della filiera vitivinicola e opportunamente lavorati per realizzare prodotti innovativi da impiegare in vigneto e in cantina, in un approccio circolare, meno oneroso e impattante sull’ambiente, aumentando la competitività dei produttori primari.
Biofiller ecosostenibili da sottoprodotti della filiera vitivinicola per la riduzione della plastica in vigneto e in cantina
Biofiller ecosostenibili da sottoprodotti della filiera vitivinicola per la riduzione della plastica in vigneto e in cantina
L’obiettivo principale del Piano consiste nella riduzione dell’impiego di plastica convenzionale utilizzata nella filiera vitivinicola, attraverso la diffusione e l’utilizzo di nuovi prodotti ecosostenibili, generati da sottoprodotti vitivinicoli, in grado di dare un volto concreto e scalabile a livello industriale ai principi dell’economia circolare e dell’agricoltura pienamente sostenibile.
Le Attività del progetto prevedono:
- realizzazione e caratterizzazione, a partire da sottoprodotti della filiera vitivinicola, di nuovi legacci biodegradabili a base di biofiller vitivinicoli e loro impiego in vigneto;
- produzione, caratterizzazione e diffusione di nuovi tappi ecosostenibili, a base di biofiller ottenuti da sottoprodotti della filiera vitivinicola (per bottiglie in vetro e brik), 100% biodegradabili;
- produzione, caratterizzazione e diffusione di nuovi tappi ecosostenibili, a base di biofiller ottenuti da sottoprodotti della filiera vitivinicola (per bottiglie in vetro e brik), con riduzione del 50-60% della plastica convenzionale.
I milioni di tonnellate di rifiuti di plastica che finiscono ogni anno negli oceani sono un chiaro e allarmante segnale delle problematiche connesse all’impiego di questo materiale e provocano una crescente preoccupazione nell'opinione pubblica.
I sottoprodotti vitivinicoli solidi possono essere rasformati in nuovi materiali tecnologici, chiamati biofiller, utilizzabili nel mondo della plastica, con grandi vantaggi in termini di sostenibilità, performance ed economicità. Questi prodotti semi-lavorati possono essere miscelati a tutte le plastiche e bioplastiche esistenti, in grandi quantità, dando vita a nuovi materiali, chiamati bio-compositi, con valide proprietà aggiunte. Nello specifico i biofiller presentano il vantaggio di ridurre notevolmente il contenuto di plastica fossil-based, di migliorare le proprietà meccaniche dei materiali, sono producibili in grandi quantità e a prezzi modici, non derivano da materie prime in competizione con il cibo e migliorano le cinetiche di biodegradazione delle plastiche.
Attraverso il presente Piano, saranno sottratti sottoprodotti (raspi, vinacce, bucce, vinaccioli e fecce provenienti sia da uve bianche che rosse) dal ciclo di smaltimento della filiera vitivinicola e opportunamente lavorati per realizzare prodotti innovativi da impiegare in vigneto e in cantina, in un approccio circolare, meno oneroso e impattante sull’ambiente, aumentando la competitività dei produttori primari.
Biofiller ecosostenibili da sottoprodotti della filiera vitivinicola per la riduzione della plastica in vigneto e in cantina
Biofiller ecosostenibili da sottoprodotti della filiera vitivinicola per la riduzione della plastica in vigneto e in cantina
L’obiettivo principale del Piano consiste nella riduzione dell’impiego di plastica convenzionale utilizzata nella filiera vitivinicola, attraverso la diffusione e l’utilizzo di nuovi prodotti ecosostenibili, generati da sottoprodotti vitivinicoli, in grado di dare un volto concreto e scalabile a livello industriale ai principi dell’economia circolare e dell’agricoltura pienamente sostenibile.
Le Attività del progetto prevedono:
- realizzazione e caratterizzazione, a partire da sottoprodotti della filiera vitivinicola, di nuovi legacci biodegradabili a base di biofiller vitivinicoli e loro impiego in vigneto;
- produzione, caratterizzazione e diffusione di nuovi tappi ecosostenibili, a base di biofiller ottenuti da sottoprodotti della filiera vitivinicola (per bottiglie in vetro e brik), 100% biodegradabili;
- produzione, caratterizzazione e diffusione di nuovi tappi ecosostenibili, a base di biofiller ottenuti da sottoprodotti della filiera vitivinicola (per bottiglie in vetro e brik), con riduzione del 50-60% della plastica convenzionale.
I milioni di tonnellate di rifiuti di plastica che finiscono ogni anno negli oceani sono un chiaro e allarmante segnale delle problematiche connesse all’impiego di questo materiale e provocano una crescente preoccupazione nell'opinione pubblica.
I sottoprodotti vitivinicoli solidi possono essere rasformati in nuovi materiali tecnologici, chiamati biofiller, utilizzabili nel mondo della plastica, con grandi vantaggi in termini di sostenibilità, performance ed economicità. Questi prodotti semi-lavorati possono essere miscelati a tutte le plastiche e bioplastiche esistenti, in grandi quantità, dando vita a nuovi materiali, chiamati bio-compositi, con valide proprietà aggiunte. Nello specifico i biofiller presentano il vantaggio di ridurre notevolmente il contenuto di plastica fossil-based, di migliorare le proprietà meccaniche dei materiali, sono producibili in grandi quantità e a prezzi modici, non derivano da materie prime in competizione con il cibo e migliorano le cinetiche di biodegradazione delle plastiche.
Attraverso il presente Piano, saranno sottratti sottoprodotti (raspi, vinacce, bucce, vinaccioli e fecce provenienti sia da uve bianche che rosse) dal ciclo di smaltimento della filiera vitivinicola e opportunamente lavorati per realizzare prodotti innovativi da impiegare in vigneto e in cantina, in un approccio circolare, meno oneroso e impattante sull’ambiente, aumentando la competitività dei produttori primari.