Applicazione di matrici innovative (compost e biochar) per la riduzione dei rilasci di CO2 nell'atmosfera, degli input di sintesi in vigneti e per la salvaguardia della fertilità dei suoli esposto agli effetti del cambiamento climatico
L’obiettivo generale del Piano consiste nell’implementare e trasferire ai produttori vitivinicoli innovative tecniche di gestione del suolo, quali l’applicazione di nuove matrici organiche ammendanti (compost, biochar e CB mix), in grado di incrementare lo stoccaggio di CO2, la fertilità e la capacità di ritenzione idrica del suolo, di ridurre il rilascio di sostanze inquinanti nell’ambiente e indurre una maggiore resistenza alle malattie, per una viticoltura sostenibile, capace di adattarsi e di mitigare i cambiamenti climatici in atto, in un’ottica di economia circolare.
Le Attività del Progetto prevedono:
- Esercizio della Cooperazione;
- Valutazione degli effetti indotti dall’applicazione di matrici organiche innovative in vigneto su SUOLO, VITE e VINO;
- Valutazione del bilancio delle emissioni di CO2 in vigneti a seguito della distribuzione di innovative matrici organiche ammendanti;
- Realizzazione di demo farm e illustrazione di specifiche linee guida connesse all’innovazione presso i produttori afferenti al GO;
- Inclusione sociale attraverso i princìpi di una viticoltura sostenibile;
- Divulgazione;
- Formazione.
Il cambio climatico sta trasformando il suolo da bacino di stoccaggio del carbonio a fonte di emissioni.
In aree dell’Europa meridionale l'incremento delle temperature contribuisce a decomposizione e mineralizzazione della materia organica, riducendo ulteriormente il contenuto di carbonio organico, con gravi conseguenze sulla produzione.
Diversi studi hanno classificato come poveri di SO più del 50% dei terreni coltivati regionali, con valori anche al di sotto dell’1%. Per garantire adeguati livelli produttivi, si ricorre, pertanto, a continue integrazioni con fertilizzanti sintetici (il cui abuso è una minaccia per l’ambiente). Ad aggravare tale contesto contribuiscono crisi energetica, difficoltà di approvvigionamento e incremento dei costi delle materie prime, producendo un aumento dei prezzi dei fertilizzanti. I viticoltori si scontrano, inoltre, sempre più spesso con estati torride-siccitose, in cui cambiamenti nella fotosintesi influenzano negativamente la qualità delle uve. Il fabbisogno idrico tocca il suo apice proprio quando la disponibilità di acqua è minima e la competizione con altri settori produttivi massima. È, pertanto, necessario promuovere soluzioni che apportino tangibili riscontri in termini di redditività, nel rispetto dell’ambiente. L’interramento di nuove matrici organiche ammendanti (compost e/o biochar), ottenute da sottoprodotti e scarti della filiera agro-alimentare, è una strategia vincente per rispondere al cambio climatico. Consente, infatti, di mitigarne gli effetti, riducendo il rilascio di inquinanti (es. prodotti di sintesi, CO2), migliorando fertilità e capacità di ritenzione idrica del suolo e produzione vitivinicola.
Il Piano mira a ridurre/eliminare il rilascio di inquinanti connesso all’impiego di prodotti di sintesi in vigneto in un contesto di cambiamento climatico; sviluppare strategie agronomiche di adattamento al cambio climatico che favoriscano l’incremento della SO e della capacità di ritenzione idrica del suolo; mitigare l’effetto del cambio climatico, diminuendo le emissioni di CO2 nell’atmosfera; valutare tramite LCA la sostenibilità ambientale delle innovative strategie agronomiche applicate; massimizzare l’efficienza delle risorse microbiche dei suoli coltivati per migliorarne funzionalità e sanità, utile anche alla salute delle colture (riduzione interventi per la difesa); migliorare la qualità della produzione vitivinicola; veicolare l’importanza della sostenibilità in agricoltura e di una transizione verso un’economia circolare.
Le innovative matrici consentiranno ai viticoltori di razionalizzare gestione del suolo e apporto idrico e di ridurre i costi associati all’applicazione di fertilizzanti di sintesi. Al tempo stesso, il suolo sarà protetto da erosione, inquinamento e declino della fertilità, attraverso un maggior sequestro di CO2, in un’ottica di adattamento e mitigazione rispetto al cambio climatico. Il migliore equilibrio vegetoproduttivo e stato sanitario delle viti limiterà la distribuzione di prodotti per la difesa, riducendo l’esposizione dell’operatore ai rischi connessi all’utilizzo dei fitofarmaci.
Le Aziende del GOI potranno avvalersi di conoscenze e materiali in grado di dare forte propulsione in termini di sostenibilità alle proprie attività produttive e di meglio caratterizzarle, nonché di esplorare altri ambiti d’azione, grazie all’ampliamento del loro paniere di offerta.
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