RISPOSTA DI VARIETA' DI FRUMENTO DURO A DIVERSE TECNICHE DI FERTILIZZAZIONE BIOLOGICA
La pasta è un prodotto di punta per l’agroindustria campana, ma perché abbia un alto valore aggiunto, occorre che il processo di trasformazione si basi su tecnologie tradizionali. La fertilizzazione, in particolare quella azotata, costituisce un problema delicato in ambito biologico soprattutto per l’alto costo dell’unità fertilizzante. Obiettivo della ricerca è stato quello di comparare diverse strategie di concimazione per metterne in evidenza gli effetti sugli aspetti quantitativi delle produzioni di diverse varietà. Dall’analisi dei dati produttivi non è risultata significativa alcuna interazione, tra gli effetti principali mentre sono risultate significative sia le varietà che la tipologia di concime. Per ciò che concerne quest’ultima, il trattamento con l’azoto minerale (fig. 1-A) ha evidenziato valori di produzione significativamente superiori (3,7 t ha-1) sia rispetto alle scleroproteine (2,7 t ha-1), sia al letame (2,5 t ha-1), a cui segue, come era da aspettarsi, la tesi non concimata con i valori più bassi (2,2 t ha-1). Per ciò che concerne le varietà (fig. 1-B), i dati sperimentali hanno confermato l’alta produttività di Ofanto (3,2 t ha-1), mostrando inoltre buone produzioni anche in Chiara. Al contrario, per i parametri qualitativi, l’assenza di differenze significative tra le tipologie di concime è dovuta alla scarsa disponibilità di azoto nelle fasi conclusive del ciclo probabilmente per la ridotta mineralizzazione delle tesi concimate organicamente e per il dilavamento, tipico di questi ambienti, delle tesi con concime minerale.
Ente | Contributo (€) | % |
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Assessorato regionale
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€5.081,40
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60,00%
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Fabrizio QUAGLIETTA CHIARANDA'