Monitoraggio della contaminazione da xenobiotici supertossici (policlorobifenili, policlorodibenzodiossine e policlorodibenzofurani) di prodotti alimentari per uso umano e per uso zootecnico
Il recente episodio riportato in Belgio di contaminazione da xenobiotici supertossici di prodotti alimentari per uso umano e per uso zootecnico interessa potenzialmente, come è noto, diversi paesi europei, Italia inclusa. Essi sono quasi esclusivamente associati alle componenti lipidiche delle matrici alimentari (in particolare, quelle d'origine animale) a causa della loro natura altamente lipofila. I mangimi animali sono tra le materie prime lipidiche più a rischio di contaminazione.Allo stato attuale, non vi sono dati sufficienti per stimare il grado di penetrazione di tali sostanze nella produzione e/o distribuzione alimentare in Italia e, dunque, se la popolazione Italiana sia o meno esposta a rischi tossicologici reali.Le preoccupanti proprietà tossicologiche degli xenobiotici in riferimento, congiuntamente alla necessità impellente di dare risposte essenziali, ai consumatori, e al comparto agro-industriale, e di costituire una banca-dati per poter apprezzare, almeno in via preliminare, la diffusione dei fattori di rischio chimico di cui trattasi, non consentono indugi per intraprendere una campagna di accertamenti comunque su vasta scala. Il progetto ha effettuato il monitoraggio dei mangimi delle aziende zootecniche della regione, in accordo con le Autorità Sanitarie Locali e con le direttive della Regione.
Ente | Contributo (€) | % |
---|---|---|
Assessorato regionale
|
€75.437,50
|
85,00%
|
LUCA RASTRELLI
rastrelli@unisa.it