Prodotto innovativo atteso
Attività 1: Studio della variabilità degli isolati del CTV e nella Sicilia occidentale e messa a punto di strategie di lotta sostenibile.
La caratterizzazione degli isolati, l'accertamento della loro virulenza e di alcuni aspetti epidemiologici del patogeno costituiscono un valido aiuto ai fini della definizione di razionali strategie di difesa degli agrumeti italiani.
Lo studio dei patogeni delle specie di Citrus resistenti/tolleranti al CTV, più frequenti nelle nostre zone, può consentire la messa a punto di metodi di difesa e tecniche colturali mirati al contenimento delle malattie. Inoltre, la selezione di ceppi endemici di microrganismi promotori della crescita delle piante e di funghi endomicorrizici può condurre all’allestimento di inoculi da applicare in semenzaio e in campo per migliorare le performance vegetative degli ospiti. I risultati di tali osservazioni potranno fornire, quindi, utili dati per una migliore gestione delle colture.
Attività 2: Studio sulle relazioni insetti vettori autoctoni-CTV.
I risultati attesi riguardano la conoscenza della capacità e frequenza di acquisizione da parte delle specie afidiche prese in considerazione degli isolati del CTV in agrumeti della Sicilia occidentale al fine di prevedere protocolli di difesa fitosanitaria per prevenire e/o limitare la diffusione del virus.
Attività 3: Valutazione della performance bioagronomica di nuove combinazioni portainnesto/varietà negli areali agrumicoli della Sicilia occidentale.
La ricaduta è a beneficio dell'impresa agrumicola, sia nella fase produttiva che mercantile.
Ciò perché permetterà di disporre per i nuovi impianti di frutti di notevole qualità e più graditi al mercato.
L'effetto economico è conseguente all'ottenimento di un prodotto di migliore remunerazione, ottenuto su piante resistenti alla tristezza.
Le conseguenze positive per la ricaduta sociale sono inequivocabili: La possibilità di disporre di varietà innovative su portinnesti che non causino all'azienda problemi sanitari consentirà a interi territori di continuare l'attività agricola, fornendo le condizioni per un lavoro indispensabile nella attuale situazione di grave carenza di sbocchi occupazionali.
Attività 4: Sviluppo di metodi innovativi di propagazione di portainnesti resistenti al CTV.
Il continuo diffondersi del virus della Tristezza anche nelle zone del sud d’Italia ha determinato una crescente richiesta da parte degli operatori del settore vivaistico di piante di portinnesti resistenti, per poter soddisfare il fabbisogno degli agrumicoltori. Le biotecnologie possono essere di ausilio all’attività vivaistica per adeguare le produzioni ai più elevati standard di qualità (genetica e sanitaria) necessari per mantenere competitività sui mercati locali ed internazionali. In particolare, la micropropagazione abbinata alla biotizzazione cioè all’uso di Funghi Simbionti Micorrizici Arbuscolari (AM) e di Plant Growth Promoting Bacteria (PGPB) consentirebbe, sia di aumentare il numero di piante prodotte per unità di spazio e tempo, sia di garantire una migliore risposta in fase di acclimatamento, riducendo il tasso di mortalità e aumentando il tasso di crescita delle piantine. La messa a punto di protocolli adeguati, sia per la fase di moltiplicazione delle piante che per la fase di inoculo, garantirebbe un futuro impiego di queste tecnologie non solo nelle condizioni di asepsi dei laboratori, ma anche in quelle tipiche delle strutture vivaistiche.
I risultati attesi nel presente progetto permetteranno, grazie allo studio di tutti i fattori che influenzano il successo della micropropagazione, di fornire ai vivaisti ed agli agrumicoltori nuovi ed efficaci strumenti per poter essere presenti e competitivi sul mercato, con piante sane e di elevata qualità.
Attività 5: Innovazione nel settore del vivaismo agrumicolo ornamentale
La conoscenza del comportamento di genotipi di recente costituzione con certificata tolleranza a CTV rappresenta una risorsa importante per il comparto e anche per le produzioni vivaistiche ornamentali. L’ampia ricaduta dei risultati che saranno ottenuti attraverso questa ricerca sono riconducibili all’immediata trasferibilità degli stessi ancor di più per il fatto che le prove verranno svolte in stretta collaborazione con strutture vivaistiche di grande interesse. Ulteriore ricaduta è individuabile sulla possibilità di mettere a punto un protocollo di gestione della nutrizione calibrato sulle caratteristiche specifiche delle combinazioni di innesto in prova e, di conseguenza, con maggiore sostenibilità ambientale