Drupacee: Indagini epidemiologiche e sintomatologiche dei virus e viroidi presenti in Campania
Il germoplasma dell’Albicocco è stato nei secoli notevolmente manipolato dagli agricoltori che usando semenzali hanno cercato di selezionare nuove cultivar con caratteri di precocità, produttività e ottimi caratteri organolettici e mercantili. Ciò ha indotto l’accumulo di virus, viroidi e fitoplasmi e l’insorgenza di tutta una serie di problematiche sanitarie. L’indagine sinora svolta ha portato all’identificazione di virus già in passato riscontrati nella regione (ILAR-virus, ACLS-Trichovirus) ma anche di nuove specie virali quali l’APCLSV ed il CVA. Il primo è stato rinvenuto in alcune piante delle cultivar Prete Bello, Signora, Taviello, Paolona, Quattova, Sorrentina e Zì Luisa. Il secondo sulle cultivar Voccuccia liscia, Scassulillo, Stradona e Cerasiello. Operando un confronto filogenetico tra i diversi isolati di APCLSV, usando il programma MEGA, è risultato che tra gli isolati esistono diversità di sequenza a volte notevoli, e quindi si può affermare che nell’ambito delle specie virali esistono “ceppi” che possono portare ad ipotizzare comportamenti patogenetici differenti. Un’associazione evidente tra sindromi e presenza di APCLSV rimane ancora da chiarire, trattandosi di ospiti e patogeni geneticamente diversi. Per quanto riguarda la presenza di viroidi negli albicoccheti campani, questi sembrano al momento poco diffusi ed associabili a particolari sintomi sui frutti.
Ente | Contributo (€) | % |
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Assessorato regionale
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€16.188,60
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60,00%
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Antonio Ragozzino