Il connubio fra vino e legno ha origini che si perdono nel tempo. Il progetto ReViVaL prende spunto rappresentadone la continuità dai risultati raggiunti dal Progetto di valorizzazione della produzione legnosa dei boschi del Chianti (PROVACI), svolto da Fondazione per il Clima e la Sostenibilità con il contributo finanziario della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze. L’obiettivo del primo progetto era quello di individuare le strategie più idonee tese ad associare una gestione sostenibile degli ecosistemi forestali con la valorizzazione dei prodotti della filiera foresta-legno e di fornire informazioni puntuali sulle caratteristiche e sulla “disponibiltà reale della massa legnosa dei boschi di castagno e quelli di roverella. L’interesse particolare riguardava la produzione di assortimenti di pregio tra cui, in primo luogo, quelli da destinare alla realizzazione di vasi vinari. per la filiera vite-vino. Per questo ultimo caso importante era disporre di informazioni sull’impiego, nel passato e nel presente, delle principali fonti di approvvigionamento della materia prima legno per la produzione dei vasi vinari stessi, nonché prospettare situazioni innovative per il futuro.
Il recupero degli usi del passato, che potrebbe idealizzarsi nell’aforisma “produrre il vino della casa con i carati dei boschi di casa" ovvero la produzione di vasi vinari, abbinata all’impiego di mezzi e procedure innovativi nella tipicizzazione del vino stesso, cosi come altri prodotti agro-forestali di pregio, può dare un impulso anche alle attività locali proprie dell’utilizzazione boschiva e della trasformazione del legno, esaltando il carattere artigianale, nonché favorendo l’autoconsumo dei prodotti all’interno delle comunità e la promozione dell’impiego a “chilometro-zero per uno sviluppo di politiche ambientali virtuose. Sono queste le motivazioni e gli obiettivi del nuovo Progetto ReViVal il quale si articola in differenti linee operative interrelate e sviluppate per: i) verificare la produzione legnosa degli assortimenti di castagno da destinarsi alla realizzazione di vasi vinari nell’ambito del Mugello, compresa la caratterizzazione chimico- fisico-meccanica di questi, ii) valutare tramite prove di affinamento in contenitori di castagno il risultato enologico del connubio fra legno e vino, iii) validare quali marker biochimico-molecolari e fisico-isotipici possano essere utilizzati per monitorare l’evoluzione delle caratteristiche del vino anche ai fini di garanzia nell’ambito di una certificazione dei prodotti in un contesto di filiera legno-vite-vino ecostenibile.
La conoscenza specifica dei temi legati agli aspetti storici della costruzione dei vasi vinari permetterà di ottenere un quadro preciso delle modalità con cui venivano costruiti e utilizzati questi vasi vinari in castagno ed, eventualmente, comprendere le criticità manifestate dal loro uso.
Il convegno si svolgerà attraverso Microsoft TEAMS