La lista Forbes dei 100 Under 30 più influenti d’Italia è l’elenco annuale realizzato dalla rivista Forbes che seleziona i giovani che stanno cambiando il mondo, promotori delle idee più innovative in 20 categorie diverse. Nella sezione dedicata al mercato del food spicca il nome di Marco Morrone, classe ’93 nato a Foggia. In particolare Marco realizza la prima piattaforma digitale in Italia specializzata sul mercato dell’olio extravergine d’oliva che permette a tutti i ristoratori di ordinare l’olio più adatto alla propria cucina direttamente dai piccoli produttori e frantoi d’Italia.
La piattaforma, insomma, vuole risolvere sia i problemi dei produttori che quelli dei ristoratori: i primi possono competere su mercati lontani, anche esteri, e vendere grosse quantità di prodotto senza perdere margine, mentre per i secondi, Olivante è l’unica piattaforma che combina le specificità di ogni singola cultivar con la creatività del loro menù. Nonostante le restrizioni del 2020, il marketplace è riuscito a ottenere buoni risultati con 17 produttori abbonati provenienti da quattro regioni diverse (Puglia, Toscana, Molise e Sicilia), più di 20 cultivar di olio offerte nella ‘carta degli oli’ e una serie di ristoranti riforniti in Italia. A questi numeri si aggiungono anche un ristorante in Austria e un partner commerciale in Svizzera. “Abbiamo lanciato la nostra beta pubblica a dicembre 2019, alle porte dell’anno peggiore che potessimo immaginare. Per i primi mesi di attività siamo cresciuti con un ritmo mensile del 73% fino al primo lockdown che ha fermato l’intera filiera”, spiega. “Abbiamo approfittato di quello stop forzato per creare e lanciare la prima ‘carta degli oli’ d’Italia disponibile online e la nostra ‘guida agli abbinamenti’ che ogni ristoratore può scaricare ancora oggi dalla nostra piattaforma compilando un semplicissimo form”.
A dare l’impulso iniziale alla startup è stata la vittoria del bando Pin – Pugliesi innovativi, come uno dei progetti più interessanti e promettenti per il mercato del food in Puglia, che ha dato diritto a un finanziamento di 30 mila euro a fondo perduto: “Da quest’anno, grazie alle metriche ottenute, siamo partiti con la campagna di fund raising con le prime application”.