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I Servizi di Sostituzione come strumento per favorire l'imprenditorialità femminile in agricoltura

L’affermazione della condizione femminile in agricoltura incontra oggi alcuni ostacoli il cui superamento richiede un rinnovato impegno politico-istituzionale. In termini generali, essi possono essere ricondotti ai diversi ruoli assunti dalla donna nel settore, cioè alle seguenti figure: conduttrice, salariata e moglie del conduttore e, quindi, madre. Quando si parla d’imprenditorialità femminile, la principale problematica che è necessario tenere presente riguarda il sentitissimo tema della conciliazione tra i diversi ruoli coperti dalla donna all’interno dell’azienda, molti dei quali non riconosciuti in termini di titolarità dei diritti, di responsabilità gestionali e di garanzie giuslavoristiche accordate. Si tratta di una criticità che non si riscontra solo in agricoltura, bensì in tutti i settori economici. Tali difficoltà sono state acuite dall’emergenza coronavirus che ha inevitabilmente aumentato il loro carico di lavoro domestico.

Il documento, redatto dalla Rete Rurale Nazionale, si propone di analizzare gli strumenti e l'attuale sistema legislativo in termini di tutela delle imprenditrici agricole che si apprestano ad affrontare periodi di maternità, evidenziando i notevoli benefici che si otterrebbero agevolando le stesse nel percorso genitoriale come già avviene in altri paesi europei come Francia e Belgio dove questi strumenti, presentati nel documento, sono operativi da decenni a vantaggio di un'ampia platea di fruitori.

14 Luglio 2020