“Antico”, “vecchio”, “da custodire”: la museificazione del mondo agricolo ricco di diversità ne può promuovere la scomparsa. Parlare solo di conservazione depotenzia la forza innovativa che l'agrobiodiversità può esprimere nel cambiare dal profondo il sistema. L'uso dell’aggettivo “antico” su questi prodotti non racconta al consumatore l’importanza della scelta varietale. Non dice, ad esempio, che a partire dall’“antico” si sta costruendo una nuova modernità nelle campagne, lanciando la sfida a tutto il nostro sistema agroalimentare a partire dalle sementi. In questo seminario verrà presentato un altro paradigma che guarda alla diversità agricola in un’ottica dinamica e con una forte componente sociale. In particolare tratterà della gestione collettiva dell'agrobiodiversità vegetale descrivendone le principali modalità e buone pratiche di gestione. L'intervento si focalizzerà sui cereali di interesse per le aree marginali e/o montane.
Relatore: Giuseppe De Santis - Dottore Agronomo - Rete Semi Rurali
L’evento è accreditato per 0,250 CFP ai sensi del Regolamento CONAF n.3/13
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