Il Ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione ha lanciato un nuovo progetto di “solidarietà digitale”, esteso a tutto il territorio nazionale, con l’obiettivo di aiutare le persone, i professionisti e le aziende a continuare la propria attività e mantenere le proprie abitudini di vita, rispettando al tempo stesso le disposizioni del nuovo Decreto del Presidente del consiglio dei ministri (Dpcm 9 marzo 2020) che introduce misure per il contenimento e il contrasto del diffondersi del Coronavirus (SARS-CoV-2) sull’intero territorio nazionale.
L’iniziativa nasce da due considerazioni:
- Abbiamo tutti il dovere di restare a casa se non è indispensabile uscire, per limitare al massimo la diffusione del virus. Una responsabilità collettiva a cui non ci dobbiamo sottrarre.
- Il digitale e l’innovazione sono alleati preziosi per farci vivere un quotidiano sostenibile, migliorando la nostra qualità della vita nonostante le limitazioni.
Per questo l’iniziativa riguarda servizi gratuiti rivolti a cittadini, professionisti e aziende, che permettono di:
- lavorare da remoto, attraverso connettività rapida e gratuita e l’utilizzo di piattaforme di smart working avanzate;
- leggere gratuitamente un giornale anche senza andare in edicola o un libro senza andare in libreria sul proprio smartphone o tablet;
- restare al passo con i percorsi scolastici e di formazione, grazie a piattaforme di e-learning, come proposto dal MIUR;
- usufruire di servizi digitali online, come l’accesso a servizi pubblici o specialistici, come ad esempio una consulenza medica o professionale;
- svolgere a distanza attività della vita di tutti i giorni, come fare la spesa, attività sportiva, ma anche la socialità, la vita politica e quella religiosa, l’associazionismo, o persino gli hobby, come le arti o la cucina.
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