InnovaInAzione

Coltivazione del Pomodoro Siccagno: Tradizione e Innovazione in Sicilia

Coltivazione del Pomodoro Siccagno: Tradizione e Innovazione in Sicilia

Azienda: SOC. COOP. RINASCITA
Regione: Sicilia
Anno di realizzazione: 2009
Tipo di innovazione: Di processo, Di prodotto
Ambito Innovazione: Cambiamenti climatici
Comparto/Prodotto: Orticoltura » Frutti ortivi freschi (angurie, cetrioli, fragole, melanzane, meloni, peperoni, pomodori, zucchine)

La biodiversità di un pomodoro resistente alla siccità offre numerosi benefici per l'agricoltura e l'ambiente. Queste varietà, caratterizzate dalla diversità genetica, sono fondamentali per affrontare sfide come la siccità e il cambiamento climatico. La loro resistenza permette una coltivazione più stabile in condizioni di stress idrico, contribuendo alla sicurezza alimentare. Inoltre, la diversità genetica consente di adattare le varietà alle variazioni climatiche in corso, riducendo l'impatto del cambiamento climatico sull'agricoltura.

Allo stesso tempo, alcune varietà di pomodoro contribuiscono a migliorare la salute del terreno, riducendo l'erosione e favorendo la struttura del suolo. Riducendo la dipendenza dall'irrigazione, queste varietà promuovono un utilizzo più efficiente delle risorse idriche, rendendo il processo colturale più sostenibile e rispettoso dell'ambiente. Inoltre, la preservazione della biodiversità agricola è cruciale per la sicurezza alimentare, mantenendo una vasta gamma di risorse genetiche disponibili per affrontare le mutevoli condizioni ambientali.

Complessivamente, la biodiversità del pomodoro resistente alla siccità rappresenta una risposta essenziale alle sfide agricole contemporanee, contribuendo a costruire sistemi agricoli più resilienti e sostenibili.

Da qui nasce l'idea di coltivare il pomodoro senza apporto di acqua. Un metodo di coltivazione chiamato "siccagno" che oggi viene praticato nell’entroterra della Sicilia, in particolare nei comuni da Valledolmo a Marianopoli, nelle provincie di Caltanissetta e Palermo.

SOC. COOP. RINASCITA

La Cooperativa “Rinascita” nasce a Valledolmo nell’anno 1977, quando tre piccoli giovani produttori lanciano l’idea di una realtà capace di affrontare le numerose difficoltà connesse alla gestione della commercializzazione del pomodoro.

Nel 2023 chiude la filiera con un moderno stabilimento "Rinascita" diviene pertanto una piccola industria di trasformazione creando plusvalore economico e sociale a favore dei soci e dell’intera economia locale.

La coltura del pomodoro da sempre si pratica nel territorio del comune di Valledolmo senza l’ausilio di apporti idrici I suoi derivati esprimono a pieno la qualità organolettiche e le caratteristiche qualitative e nutrizionale del pomodoro tipico Siciliano.

 

Pomodoro Siccagno: strategia intelligente per valorizzare la biodiversità e ridurre il consumo idrico

Azienda: SOC. COOP. RINASCITA
Regione: Sicilia
Anno di realizzazione: 2009
Tipo di innovazione: Di processo, Di prodotto
Ambito Innovazione: Cambiamenti climatici
Comparto/Prodotto: Orticoltura » Frutti ortivi freschi (angurie, cetrioli, fragole, melanzane, meloni, peperoni, pomodori, zucchine)
Origine dell'idea innovativa

La coltivazione del pomodoro in un territorio come la Sicilia, noto per le limitate precipitazioni e l'incremento costante delle temperature, ha stimolato gli agricoltori della nostra regione a rivedere le proprie pratiche. Essi stanno adottando una gestione attenta e mirata delle risorse idriche, con l'obiettivo di massimizzare i rendimenti delle coltivazioni, riducendo al minimo l'utilizzo dell'acqua.

Il pomodoro è una coltura versatile e la sua biodiversità offre un prezioso tesoro di risorse genetiche che possono essere impiegate per affrontare le sfide crescenti legate alla siccità. In un mondo in cui le condizioni climatiche stanno cambiando rapidamente, la diversità genetica del pomodoro diventa un alleato fondamentale nella creazione di varietà più resistenti e adattabili a ambienti aridi.

La biodiversità del pomodoro si manifesta in varietà che presentano differenze significative in termini di forma, colore, sapore e resistenza a malattie. Questa ricchezza genetica rappresenta una risorsa preziosa per gli agricoltori e gli scienziati impegnati nella creazione di colture in grado di prosperare in condizioni di siccità.

In un'ottica di sostenibilità economica e ambientale, gli agricoltori sono stati motivati ​​a ridurre i costi associati all'irrigazione, utilizzando al contempo pratiche agricole che limitano l'impatto ambientale e soprattutto riuscendo a coltivare una varietà autoctona "il pizzutello" resistente alla siccità.

Da qui nasce l'idea di coltivare il pomodoro senza apporto di acqua. Un metodo di coltivazione chiamato "siccagno" che oggi viene praticato nell’entroterra della Sicilia, in particolare nei comuni da Valledolmo a Marianopoli, nelle provincie di Caltanissetta e Palermo.

Descrizione innovazione

Con il passare del tempo, molte varietà di pomodoro si sono perse o sono state sostituite da coltivazioni più moderne e commerciali. Tuttavia, l'arrivo dei cambiamenti climatici ha posto nuove sfide all'agricoltura locale, con un aumento delle temperature e una diminuzione delle precipitazioni. In questo contesto, gli agricoltori locali si sono ritrovati a cercare soluzioni più sostenibili e resilienti. Dopo lunghissime ricerche e alcuni tentativi falliti, si è rintracciato un produttore di Villalba che conservava ancora una semente di una varietà locale antica "il pizzutello" (oggi presidio Slow food) che riproduceva ogni anno nella propria azienda.

Il "Pizzutello", una varietà di pomodoro caratterizzato da alcune caratteristiche chiave:

  1. Efficienza nell'uso dell'acqua: mostra una maggiore capacità di utilizzare l'acqua disponibile in modo più efficiente, riducendo al minimo lo spreco e mantenendo al contempo una crescita sana.

  2. Radici più profonde: Sviluppa radici più profonde, consentendo alle piante di accedere alle riserve d'acqua più profonde nel suolo. Ciò aumenta la loro resistenza alla siccità e migliora la loro capacità di sopravvivenza in condizioni di scarsità idrica.

  3. Tolleranza al calore: E' geneticamente predisposta a tollerare temperature più elevate, contribuendo alla loro resilienza durante periodi di calura e siccità. La pianta è riuscita ad ispessire i tessuti a palizzata delle foglie ed a ridurre l’apertura degli stomi.

Questo pomodoro matura in asciutta, senza bisogno di irrigazione. Una tecnica resa possibile dalla capacità di sfruttare le caratteristiche del terreno dell’area mantenendo il giusto equilibrio tra argilla e sabbia così da trattenere l’umidità. La coltivazione è favorita anche dall’escursione termica tra il giorno e la notte e dai venti che soffiano in questo territorio. 

La coltivazione viene effettuata con rotazioni agronomiche triennali in grado di favorire un equilibrio naturale degli elementi del terreno e senza ricorrere a concimi e sostanze chimiche di sintesi ma sfruttando le caratteristiche di adattabilità ai fattori ambientali, climatici e resistenza agli agenti infestanti delle varietà locali di pomodoro. 

Oltre al fattore genetico della varietà utilizzata, molto importanti risultano le operazioni colturali che consentono di coltivare il pomodoro senza apporti di acqua:

  1. periodiche rincalzature/sarchiature che aiutano a sopprimere la crescita delle erbacce, riducendo la concorrenza per l'acqua, i nutrienti e la luce solare, che riducono il rischio di malattie causate da agenti patogeni presenti nel suolo, che incoraggiano lo sviluppo di radici più profonde. Le radici più profonde possono accedere a una maggiore quantità di acqua e nutrienti, contribuendo così a una migliore salute delle piante.
  2. la pacciamatura, una pratica agricola che consiste nel coprire il terreno intorno alle piante con uno strato di materiale organico o inorganico al fine di ottenere diversi benefici per la crescita delle colture. Questa tecnica riduce l'evaporazione dell'acqua dal terreno. Ciò contribuisce a mantenere una maggiore quantità di umidità nel suolo. Contribuisce a ridurre l'evaporazione dell'acqua dal terreno, mantenendo una maggiore quantità di umidità nel suolo, ne impedisce le crescita delle infestanti, fornisce nutrienti alla pianta, migliora la struttura del terreno e previene l'erosione.

I pomodori coltivati in siccagno hanno basse rese e dimensioni ridotte, in compenso tutte le qualità del pomodoro sono esaltate: il colore rosso è intenso, la polpa si caratterizza per un alto contenuto zuccherino e una concentrazione di antiossidanti come il licopene, betacarotene (vitamina A) e la vitamina C. Il pomodoro siccagno si raccoglie da luglio a ottobre e si rende disponibile tutto l’anno sotto forma di passate, salse, concentrati e pomodori secchi.