VEVIR: Valutazione ecologica viti resistenti
Ad oggi in viticoltura si utilizzano delle varietà sensibili ai patogeni come l’Oidio e la Peronospora. Se al problema patogeni non diamo anche delle soluzioni genetiche, resta solamente la chimica per la difesa. Queste soluzioni permetterebbero di ottenere una viticoltura più sostenibile.
Proprio allo scopo di affrontare questo problema, abbiamo partecipato al progetto VEVIR , assieme ad altre aziende del territorio. Progetto che si prefiggeva l'ottenimento di nuovi genotipi resistenti/tolleranti alle principali crittogame come peronospora ed oidio da utilizzare soprattutto in areali viticoli confinanti con aree sensibili, dove le limitazioni ai trattamenti fitosanitari rappresentano un grosso limite e nelle aree dove la meccanizzazione a causa della forte pendenza risulta impossibile.
Durante il progetto si è effettuato da parte di VEVIR in collaborazione con la FEM di San Michele a/A, un confronto sperimentale delle molte varietà di viti resistenti alle patologie fungine oidio e peronospora oggi presenti sul mercato.
Nel corso del progetto si sono susseguite diverse attività che sono andate dalla coltivazione in campo, alle osservazioni sul comportamento delle piante nelle varie fasi fenologiche, nelle diverse annate e nelle diverse zone di fondovalle in Vallagarina e di collina in Valsugana.
In base ai risultati ottenuti, sono sette quelle che si sono dimostrate particolarmente performanti in Trentino. Alle 4 (due a bacca bianca e due rosse) ottenute in Trentino, i ricercatori hanno aggiunto le varietà resistenti Solaris, Sauvignier Gris e Pinot Regina ottenute tra Germania e Ungheria.
A giugno 2020 sono stati iscritti al Registro Nazionale delle Varietà di Vite 4 nuovi genotipi che presentano un ottimo grado di tolleranza ad alcune delle principali fitopatologie della vite. Le nuove varietà sono le seguenti:
- Termantis a bacca rossa (Incrocio Teroldego x Merzling)
- Nermantis a bacca rossa (Incrocio Teroldego x Merzling)
- Charvir a bacca bianca (Incrocio Merzling X FR 945-60)
- Valnosia a bacca bianca (Incrocio Nosiola x Bianca)
Oltre a queste varietà è stato registrato inoltre un genotipo utilizzabile come portainnesto e che mostra tolleranza a stress da siccità e da calcare.
Il primo dato messo in evidenza è quello che queste varietà sono tolleranti all’oidio e alla peronospora, il che non vuol dire che siano coltivabili senza nessun trattamento, ma in base alle annate sono necessari tre-quattro trattamenti con prodotti anti peronosporici e anti oididici, almeno uno prima della fioritura e gli altri dopo. Così come è previsto il trattamento insetticida per lo scaphoideus. Determinanti per il Trentino, sono le condizioni meteo del mese di giugno.
Detto questo, i risultati che danno queste varietà di nuova generazione sono molto interessanti con una produzione per ceppo fra i 2 e i 3 kg.
Un aspetto molto importante fra quelli emersi dalla ricerca è quello che anche per quanto riguarda i vini ottenuti con la vinificazione fatta nella cantina di microvinificazione della FEM, sono interessanti dal punto di vista qualitativo. I base spumante ottenuti dalle varietà a bacca bianca si sono dimostrate molto interessanti per l’ottimo equilibrio acidità grado zuccherino, mentre altri bianchi come il Pinot Regina hanno degli aromi ottimi paragonabili al Traminer. Le varietà a bacca rossa Nermantis e Termantis figlie del Teroldego hanno dato dei vini in sostanza comparabili con quelli dei genitori.
Oltre all'aspetto sulla qualità è molto importante ricordare anche la riduzione dei costi di produzione dovuti alla diminuzione del numero di trattamenti fitosanitari
Ultima ma non per importanza è l'aumento della differenziazione dell'offerta per il mercato del vino.
Dal punto di vista ambientale, sono viti che trovano la loro collocazione ideale nelle zone sensibili come in prossimità di abitazioni, di piste ciclabili ma anche in funzione del raggiungimento dei nuovi obiettivi dell’Ue di abbassare fortemente l’uso degli agrofarmaci in agricoltura e quindi anche in viticoltura. L'intrapresa si inserisce molto bene in una Regione particolarmente attenta alle attività turistiche nella salvaguardia dell'ambiente.
Si tutela maggiormente la salute del viticoltore e quindi anche del consumatore, attraverso tali varietà si garantisce maggiormente il benessere di tutta la filiera .
La moltiplicazione del materiale vegetale può essere molto interessante a tutti coloro che sono interessati a investire nella sostenibilità economica, sociale e produttiva.
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