Serinnovation: Innovazione e Sostenibilità per la Nuova Era della Seta Italiana
Il progetto Serinnovation si colloca nel contesto della gelsibachicoltura italiana, una tradizione antica che, nel tempo, ha perso competitività a causa della globalizzazione e della mancanza di innovazione nella filiera. Il contesto di riferimento è quello della riscoperta della seta italiana come prodotto di alta qualità, sostenibile e tracciabile, per rispondere a una crescente domanda di prodotti locali ed ecologici.
L'idea innovativa del progetto consiste nella creazione di un modello di gelsibachicoltura moderno e sostenibile, che unisce innovazione tecnologica e valorizzazione delle pratiche tradizionali. Ciò include l'introduzione di macchinari per la meccanizzazione del raccolto delle foglie di gelso e per l'allevamento dei bachi da seta, lo sviluppo di tecniche di coltivazione avanzate e la formazione di nuovi operatori per garantire competenze specifiche nel settore. Inoltre, il progetto si distingue per l'attenzione all'economia circolare, trasformando gli scarti di produzione in materie prime per altre filiere.
Grazie a una filiera completamente certificata e tracciabile, Serinnovation non solo favorisce la diversificazione delle colture agricole, ma promuove anche la sostenibilità ambientale e la creazione di nuove fonti di reddito per le aziende coinvolte. Questo approccio innovativo si avvale della collaborazione tra enti di ricerca, aziende agricole e partner scientifici, come il CREA e il dipartimento TESAF dell'Università di Padova, per trasferire conoscenze e competenze avanzate alle realtà produttive
L'innovazione alla base del progetto Serinnovation si concentra sulla trasformazione della filiera serica italiana attraverso l'introduzione di pratiche avanzate, tecnologie innovative e un approccio collaborativo. Questo primo gruppo operativo sulla gelsibachicoltura punta a rilanciare la produzione di seta Made in Italy attraverso un modello basato sulla sostenibilità, la meccanizzazione, la diversificazione colturale e la creazione di una filiera certificata e tracciabile.
Uno dei principali elementi innovativi è l'introduzione della meccanizzazione nei processi di raccolta delle foglie di gelso e nell’allevamento dei bachi da seta. Ciò comporta l’adozione di macchinari moderni per ottimizzare la produzione e ridurre i costi operativi. Serinnovation mira a rendere i processi produttivi più efficienti e accessibili, aprendo nuove opportunità di reddito per le aziende agricole, soprattutto quelle con un approccio più sostenibile e meno intensivo all'agricoltura.
Inoltre, il progetto enfatizza la sostenibilità ambientale attraverso l'economia circolare, con l'obiettivo di trasformare gli scarti della sericoltura in nuove materie prime utilizzabili in settori innovativi come il tessile, la gioielleria, la moda, la cosmetica e altri settori industriali. La valorizzazione di questi sottoprodotti è un chiaro esempio di come l'innovazione possa integrarsi con pratiche agricole sostenibili per creare un circolo virtuoso in termini ambientali ed economici.
Serinnovation include anche un'importante componente sociale: attraverso attività di formazione e inclusione, il progetto offre strumenti di riqualificazione professionale ad aspiranti gelsibachicoltori, con un'attenzione particolare all'inclusione sociale. Alcuni partner sono infatti esperti nell'inserimento lavorativo di persone con disabilità, migliorando così sia la sostenibilità economica del settore sia la qualità della vita di individui svantaggiati.
Infine, l'approccio del progetto include la collaborazione con enti scientifici, come CREA e l'Università di Padova, per assicurare l'applicazione delle migliori pratiche agricole basate sulla ricerca scientifica. L’obiettivo è fornire sia agli agricoltori che agli operatori della filiera un supporto concreto attraverso la formazione e la condivisione di competenze, promuovendo al contempo la replicabilità del modello innovativo attraverso altre realtà agricole italiane ed europee.
Questo approccio multidimensionale—che unisce innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale, formazione sociale e sviluppo di una filiera certificata e tracciabile—rappresenta l'essenza dell'innovazione portata avanti da Serinnovation, ponendo le basi per un nuovo modo di fare sericoltura in Italia con prospettive di diversificazione economica per le aziende agricole
L'innovazione portata avanti dal progetto Serinnovation ha generato numerosi benefici, sia economici che sociali e ambientali, contribuendo al rilancio della filiera serica italiana in chiave sostenibile e innovativa.
Uno dei principali vantaggi è l'aumento della competitività agricola, grazie all'introduzione di tecnologie moderne e all'adozione di macchinari per la meccanizzazione nella coltivazione dei gelsi e nell'allevamento dei bachi da seta. Questo approccio ha ridotto i costi di produzione e ha migliorato l'efficienza, rendendo la filiera serica più competitiva sul mercato internazionale.
Inoltre, il progetto ha favorito la diversificazione colturale, offrendo agli agricoltori nuove fonti di reddito attraverso attività integrate di gelsibachicoltura, con l'obiettivo di ridurre la dipendenza da pratiche agricole tradizionali. Questo approccio economico permette agli agricoltori di sperimentare nuove attività a basso impatto ambientale, contribuendo allo sviluppo sostenibile delle loro imprese.
Un altro beneficio è legato alla sostenibilità ambientale. La pratica della gelsibachicoltura, sostenuta dal progetto Serinnovation, si integra con modelli di economia circolare trasformando scarti della produzione in nuove materie prime utilizzabili in altre filiere, come il tessile, la farmaceutica e l'alimentare. Questo approccio riduce gli sprechi e promuove pratiche ecocompatibili.
Dal punto di vista sociale, Serinnovation ha creato opportunità di inclusione attraverso programmi di formazione professionale rivolti a nuovi operatori del settore. Gli sforzi sono stati orientati anche verso l’inclusione di persone con disabilità, offrendo loro strumenti per un inserimento lavorativo sostenibile e di qualità. Questa attenzione ha migliorato non solo l'occupazione, ma anche la qualità della vita dei soggetti coinvolti.
Infine, il progetto ha stabilito una serie di partnership con enti di ricerca come CREA e Università, promuovendo attività di ricerca applicata e di condivisione di conoscenze. Grazie a questa collaborazione, Serinnovation ha messo a disposizione competenze avanzate per garantire un modello economico replicabile e sostenibile, attraverso l'utilizzo di pratiche scientifiche e innovative in un settore tradizionale.
In sintesi, l'innovazione introdotta da Serinnovation ha apportato benefici concreti attraverso la riduzione dei costi, l'efficienza produttiva, l'innovazione tecnologica, l'apertura a nuove opportunità economiche, la sostenibilità ambientale e l'inclusione sociale, offrendo così un modello integrato di sviluppo per il settore serico italiano e per il tessuto agricolo locale.
La trasferibilità del modello innovativo proposto dal progetto Serinnovation è uno dei suoi principali punti di forza. L'approccio adottato, che integra meccanizzazione, tecnologie avanzate, formazione professionale, sostenibilità ambientale e valorizzazione dei sottoprodotti, è facilmente replicabile in altre regioni italiane e europee. La metodologia di produzione sostenibile, basata sull'introduzione di pratiche innovative e sulla collaborazione con enti di ricerca come il CREA e l'Università di Padova, può essere adattata a diverse condizioni climatiche, agricole e socioeconomiche.
Serinnovation si concentra sulla costruzione di una filiera serica tracciata e certificata, la cui replicabilità è assicurata grazie a un modello che può essere scalato da altre aziende agricole interessate a integrare la gelsibachicoltura nelle loro attività. L'approccio multidimensionale promuove l'inclusione sociale e l'innovazione tecnologica, elementi trasferibili anche in contesti agricoli diversi, dove la diversificazione delle colture e l'ottimizzazione delle risorse sono una priorità.
Grazie alla collaborazione con partner scientifici e attraverso la formazione, il progetto ha reso possibile il trasferimento delle conoscenze a nuovi operatori, aumentando le competenze e assicurando l'adozione su scala locale di pratiche sostenibili. Questo approccio multipartner consente anche di superare le barriere legate all'innovazione tecnologica e all'adozione di nuovi modelli agricoli da parte delle piccole imprese agricole, creando un modello replicabile che promuove la diversificazione economica e l'occupazione in un'ottica sostenibile e inclusiva
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