OLIVARE - Recupero e valorizzazione delle materie prime "seconde" della filiera olivo-oleicola
Il principale sottoprodotto della lavorazione delle olive è dato dalle sanse e dalle acque di vegetazione. Quest'ultime provengono dalla frazione acquosa dei succhi della drupa. Le acque di vegetazione per molto tempo sono state considerate un refluo fra i più inquinanti a causa dell’elevato carico organico e da bassa biodegradabilità a causa della presenza dei polifenoli, di cui è nota l’azione antimicrobica in grado di rallentare i processi di trasformazione e di biodegradazione del refluo.
Il progetto OLIVARE è basato sull'idea di valorizzare le sanse e le acque di vegetazione derivanti dal processo di trasformazione delle olive, mediante un trattamento innovativo intermedio che abbatte in modo quantitativo il potere inquinante e la fitotossicità dei sottoprodotti oleari e realizzando nel contempo un processo che produca sostanze naturali di pregio e bio-energia in grado di fornire un valore aggiunto alle aziende olivicole-olearie.
Nella realizzazione di questo progetto nelle varie fasi sono state introdotte diverse innovazioni importanti:
- Innovazione nel sistema di frangitura delle olive e separazione con un processo a 2 fasi per ottenere olio extravergine di oliva di qualità, quindi di processare la sansa umida risultante con un sistema a 3 fasi per rimuoverne i polifenoli e inviare la stessa al digestore per la produzione di energia;
- Innovazione nell'ottenimento di acqua di vegetazione arricchita in sostanze antiossidanti da concentrare e utilizzare per l'estrazione dei polifenoli. Dai risultati ottenuti è stata individuata la migliore condizione estrattiva la quale ha portato a dei prodotti contenenti la più alta concentrazione di idrossitirosolo (OH-Ty). Ottenere un estratto con un alto titolo di questo composto polifenolico valorizza l'intero progetto per il suo elevato interesse economico (si pensi che 1 kg di questo piccolo biofenolo costa oltre € 70.000 e non è trovabile in commercio in forma naturale ma solo in forma sintetica). Si consideri che il nostro prodotto polifenolico finito contiene circa 1-1,5% di questo polifenolo;
- Innovazione per il grosso recupero dell'acqua pulita da riutilizzare per tutti gli usi del frantoio;
- Innovazione nell'individuazione di prodotti cosmetici basati sugli estratti polifenolici derivanti dall'estrazione.
I prodotti ottenuti dal frantoio (AVO arricchite in polifenoli, sansa defenolizzata e nocciolino d'oliva) sono risultati completamente sfruttati in altri settori produttivi quali quello bio-energetico (formazione di metano e conseguente produzione di corrente elettrica, produzione di calore) e quello cosmetico (creme ad elevata azione antiossidante e dermo-protettiva).
In sintesi i benefici dell'applicazione dell'innovazione sono molteplici:
- eliminazione definitiva della problematica ambientale dovuta agli scarti dell'industria olivo-oleica.
- risparmio energetico imputabile sia alla produzione di energia termica derivante dall'utilizzazione del nocciolino, sia dalla produzione ultima di energia elettrica derivante dall'aggiunta della sansa defenolizzata all'insilato nella digestione anaerobica.
- riutilizzazione delle acque di vegetazione sottoforma di concentrati per la produzione di prodotti utili all'industria cosmetica, alimentare e farmaceutica.
- recupero dell'acqua da riutilizzare in frantoio
L'innovazione risulta trasferibile considerando che i risultati conseguiti sono stati ottenuti con una metodologia già presente nella maggior parte delle realtà frantoiane ma non sono mai state utilizzate nelle modalità previste dal progetto.
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