InnovApe - Strumenti innovativi per la valorizzazione delle api e delle produzioni associate
L'Europa è la culla di almeno dieci diverse sottospecie di api (o razze geografiche), ognuna suddivisa in una varietà di popola-zioni locali. L’elevata diversità genetica è frutto di un lungo e continuo processo di selezione naturale attuato sotto la pressione di differenti condizioni climatiche e ambientali.
L’adattamento attraverso la selezione naturale è infatti la risposta spontanea delle popola-zioni di api ai cambiamenti dell’ambiente e agli aggressori come gli agenti patogeni, i parassiti e i predatori. La biodiversità che ne de-riva è il capitale biologico nel quale sono con-servate le risorse utili alla selezione e al miglioramento genetico, in risposta alle sfide attuali e future sul piano produttivo e, più in generale, ecologico.
Le api sono oggi gravemente minacciate dagli effetti combinati dei cambiamenti climatici, dall'agricoltura intensiva, dall'uso di pesticidi, dalla perdita di biodiversità e dall'inquinamento, con ripercussioni pesanti per le produzioni agricole che beneficiano dell’impollina-zione di questi insetti. Ma la vitalità e le performance delle colonie di api dipendono fortemente dal loro adattamento alle condizioni ambientali locali e di conseguenza la selezione, nel rispetto dell’interazione tra geno-tipo e ambiente, deve avere come presupposto la conservazione della naturale diversità genetica delle popolazioni di api.
L'Emilia Romagna riconosce all'apicoltura un ruolo fondamentale nell'economia regionale e considera strategica la tutela della sottospecie autoctona italiana Apis mellifera ligustica. Per questo nasce il progetto InnovApe con l'obiettivo di salvaguardare l’ape ligustica, migliorarne le produzioni e l'allevamento attraverso l'istituzione di centri di valutazione pilota di api regine. La valutazione delle api regine è sempre stata una fase fondamentale per il successo della selezione. Finora però è stata condotta dagli allevatori o da figure estemporanee secondo procedure disomogenee, non completamente standardizzate e talvolta prive di validazione scientifica. L'elaborazione dei dati raccolti in continuo nei centri pilota, anche attraverso l'utilizzo di tecnologie digitalizzate, ha permesso a InnovApe di realizzare delle linee guida che definiscono criteri e protocolli rigorosi condivisi dalla comunità scientifica per l'organizzazione e il funzionamento di centri di valutazione di api regine selezionate.
Le linee guida sono destinate alle figure del settore apistico, a vari livelli impegnate nella selezione. Sono quindi rivolte alle aziende apistiche o ai tecnici che intendono specializzarsi nell’applicazione di protocolli di valutazione delle api regine, in maniera funzionale all’allevamento per la selezione, realizzato sia a livello di singola impresa apistica sia nel contesto più ampio di programmi di miglioramento genetico gestiti da associazioni di categoria, da organismi istituzionali (come l’Albo Nazionale degli Allevatori di Api Italiane (Mipaaf D.M. 1839/2013) e, infine, da enti di ricerca che sviluppano progetti di interesse applicativo.
Le linee guida si compongono di diversi criteri tecnici e procedure operative che riguardano:
- Ubicazione e allestimento dell'apiario
L’ubicazione dell’apiario del centro di valutazione deve garantire condizioni ottimali non soltanto per la vitalità e la salute delle colonie di api, ma anche per la conduzione efficace del piano di valutazione, considerando la disponibilità di risorse nettarifere e pollinifere nonché di acqua, la presenza di fonti di inquinamento ambientale, i fattori microclimatici. L’allestimento dell’apiario e la preparazione delle colonie sono operazioni preliminari da eseguire con cura al fine del successo del processo di valutazione. Ad esempio, una corretta disposizione degli alveari può minimizzare la deriva, mentre è necessario un controllo accurato delle condizioni sanitarie delle colonie in cui verranno introdotte le api regine da sottoporre al programma di stima delle performance. - Performance test
Il performance test consiste nella valutazione dei parametri di prestazione delle colonie, dai cui risultati, una volta elaborati, può essere stimato il valore genetico delle api regine. Le colonie devono essere quindi allevate in modo da poter distinguere gli effetti genetici rispetto alle influenze dell’ambiente. In sintesi, è necessario che le colonie della stazione di valutazione siano disposte in condizioni iniziali omogenee e siano allevate secondo un protocollo normalizzato al fine di ottenere dati comparabili, che porteranno all’elaborazione di un indice di selezione per i caratteri presi in considerazione. La valutazione di un alveare riguarda un’ampia gamma di parametri, da quelli strettamente produttivi come la quantità di miele, a quelli comportamentali, come la docilità, a quelli legati alla salute, come la capacità difensiva verso determinate malattie. L’uniformazione dei metodi di valutazione è molto importante ai fini dell’ affidabilità dei risultati, in termini di precisione (ripetibilità e riproducibilità) e di indipendenza dalle influenze ambientali. È necessario, inoltre, che vengano adottati metodi validati dalla letteratura scientifica e che i valutatori siano adeguatamente formati nell’applicazione delle corrette procedure.
La legge regionale dell’Emilia-Romagna del 4/3/2019 “Norme per lo sviluppo, l’esercizio e la tutela dell’apicoltura in Emilia-Romagna” riconosce all’attività apistica un ruolo fondamentale nell’economia regionale e in questo contesto risulta strategica la tutela della sottospecie autoctona Italiana Apis mellifera ligustica. Le linee guida implementane nel corso del progetto contribuiscono alla salvaguardia dell’ape ligustica, a migliorare la qualità delle produzioni e del suo allevamento, aumentando nel contempo le competenze degli imprenditori apistici.
Gli apoidei sono responsabili di circa il 70% dell’impollinazione di tutte le specie vegetali viventi sul pianeta e garantiscono circa il 35% della produzione globale di cibo. Gli impollinatori svolgono in natura un ruolo vitale come servizio di regolazione dell’ecosistema. E’ stato dimostrato che il 70% delle colture agrarie di rilevanza mondiale beneficiano dell’impollinazione. In Europa la produzione di circa l’80% delle 264 specie coltivate dipende dall’attività degli insetti impollinatori (EFSA, 2009). La protezione degli insetti impollinatori, in particolare di Apis mellifera è quindi di fondamentale rilevanza, poiché svolgono un importante ruolo nell’impollinazione di una vasta gamma di colture e piante selvatiche.
Con le Linee Guida si intende rendere replicabili e fruibili dal comparto apistico i contenuti innovativi del progetto, nel campo del miglioramento genetico delle api in Italia. È un intento dunque strategico rivolto alle aziende o ai tecnici che intendono specializzarsi nell’applicazione di protocolli di valutazione delle api regine, in maniera funzionale all’allevamento per la selezione, realizzato sia a livello di singola impresa apistica sia nel contesto più ampio di programmi di miglioramento genetico gestiti da organizzazioni apistiche o da istituzioni a livello.
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