NOVIAGRI New applications Of Vegetation Indexes in AGRIculture

"Fondato nel 1946, il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato ha il compito di tutelare e promuovere le sue denominazioni per garantire la loro diffusione e la loro immagine sui mercati nazionali e internazionali, anche attraverso appositi marchi distintivi.
Il supporto fornito alle aziende è mirato a garantire un alto profilo produttivo e qualitativo, ma anche a legare assieme le diverse anime di un territorio a massima vocazione vinicola per promuovere in modo unitario e uniforme tutto il Monferrato.
Le attività di ricerca condotte dal Consorzio in collaborazione con il Disafa (Dipartimento Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari) dell’Università di Torino mirano a mantenere un controllo qualitativo e migliorativo sulle condizioni ambientali e di produzione. Tra i progetti, quello di Interflavi, sviluppato per elaborare una risposta al problema della flavescenza dorata sul territorio. La novità introdotta da questo studio è la finalità di individuare forme di convivenza del vitigno con la flavescenza stessa. Di grande rilievo WildWine, una ricerca orientata a selezionare i migliori lieviti autoctoni sulle uve Barbera per realizzare un vino caratterizzato territorialmente. Importante il progetto Barbera 2.0, sviluppato in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università degli Studi di Torino e finalizzato a definire la caratterizzazione della denominazione Barbera d’Asti in base alle peculiarità enologiche riconducibili alle varie zone di produzione. Di assoluta unicità la ricerca analitica sviluppata in collaborazione con la Fondazione Qualivita, mirata a tracciare numeri e profili del Consorzio in generale e del mondo Barbera d’Asti Docg in particolare.

Il DISAFA è attualmente promotore di 5 progetti GO; Il referente di progetto, Michele Lonati, ha una notevole esperienza sullo studio dei pascoli/prati permanenti e della loro gestione. Il referente può vantare più di 150 pubblicazioni in campo vegetazionale-agronomico ed è stato uno degli estensori e ideatori dei 'Tipi pastorali del Piemonte', pubblicazione di riferimento per la descrizione e caratterizzazione vegetazionale delle differenti tipologie di pascoli piemontesi. Il referente di progetto è inoltre stato coordinatore dei seguenti progetti: LIFE+ Xero-grazing "Semi-natural dry-grassland conservation and restoration in Valle Susa through grazing management (EC LIFE+ Nature, 2013-2018), progetto finalizzato alla conservazione e al recupero delle praterie seminaturali xerotermiche ricche di specie (habitat prioritario 6210*) del SIC "Oasi xerotermiche della Valle di Susa-Orrido di Chianocco e Foresto"; Làit Real - Il Latte Nobile delle Alpi piemontesi come strumento per migliorare la competitività delle aziende agricole montane (Regione Piemonte PSR 2007-2013 mis.124, anni 2013-2014), progetto per la valorizzazione della produzione casearia piemontese e dei prati-pascolo naturali e seminaturali del Piemonte; Wilderness, Aree aperte e Biodiversità Val Grande (Regione Piemonte PSR 2007-2013, misura 323), progetto per la valutazione della biodiversità dei pascoli dell'Alpe Straolgio (VCO), sito all'interno del Parco nazionale della Valle Grande, a seguito della ripresa delle utilizzazioni e di interventi mirati per il recupero degli habitat pascolivi; PROALPE - I terroir delle Alpi per la caratterizzazione e la difesa delle produzioni casearie d'alpeggio (progetto FISR, 2006-2009), progetto finalizzato alla caratterizzazione vegetazionale dei pascoli alpini e allo studio delle relazioni tra componente vegetazionale dei pascoli e composizione chimica del latte e dei prodotti caseari derivati. Il referente di progetto è inoltre direttamente  coinvolto (U.O. DISAFA) sul progetto Horizon 2020 "Developing SUstainable PERmanent Grassland systems and policies" - SUPER-G (grant agreement n° 774124).
 

GreenSharp ha esperienza pluriennale nel campo di servizi informatici. Tra i propri clienti vanta numerose aziende di spicco in ambito moda e tecnologia. Inoltre, si è occupata della progettazione di applicazioni per smartphone (app). Per quanto riguarda il tema dell’agricoltura di precisione, è stato avviato un progetto (TerraSharp) nella seconda metà del 2017. Le competenze presenti in azienda si sono rivelate di fondamentale importanza per la scrittura degli algoritmi necessari ad analizzare le immagini. Oggi TerraSharp vanta clienti in Italia, Romania e Sud Africa e ha in programma ulteriori espansioni. Il team che si occupa del progetto è variegato ma affiatato e le figure che lo compongono spaziano dal campo agronomico a quello tecnico a quello di elaborazione delle immagini. Sebbene non abbia ancora partecipato a un progetto di tale portata, TerraSharp sta concorrendo anche in un altro ambito come partner incaricato dell’acquisizione di immagini da drone e della loro elaborazione in associazione con le principali Università lombarde. Inoltre, sta fungendo da catalizzatore per avviare un progetto tra Romania, Italia e Moldavia e uno in Sud Africa, in cui l’oggetto è sempre la viticoltura di precisione applicata alle reali esigenze del produttore e dei mercati.
 

Svolgo attività di consulenza in campo viticolo da oltre 20 anni, fornendo consulenza a numerose aziende vitivinicole piemontesi. Mi occupo di protezione della vite dai patogeni sia tramite agricoltura convenzionale che biologica, utilizzo e sperimento da anni prodotti induttori di resistenza e calendari di trattamento per la protezione della vite. Da anni seleziono varietà di vite preclonali, per la salvaguardia della bio-diversità in viticoltura, alla ricerca di piante resistenti o che permettano produzioni di alta qualità, a tal proposito collaboro con il CNR gruppo Anna Schneider e Università di Torino Prof. Vincenzo Gerbi. Per quanto riguarda l’utilizzo di nuove tecnologie per il riconoscimento delle malattie e creazione di moderni calendari di difesa ho collaborato con l’Universita di Torino dipartimento di fisiologia della vite Prof Lovisolo al progetto SIGEVI.
 

Dal 1956 Michele Chiarlo coltiva quelli che oggi sono diventati 110 ettari di vigneti tra Langhe, Monferrato e Gavi, nel pieno rispetto di severi criteri ecologici, del terroir e delle loro espressioni. L'azienda produce vini 100% autoctoni, ottenuti da vitigni piemontesi vinificati in purezza – Nebbiolo, Barbera, Moscato, Cortese – senza assemblaggi con varietà internazionali, espressione pura della ricchezza enologica che solo queste terre sanno esprimere. Ogni operazione nei vigneti è condotta manualmente, dalla concimazione alle operazioni sul verde, fino a diradamenti e alla vendemmia. Pratiche che prevedono la tutela del suolo, delle viti e dell’uomo che le lavora, cercando di preservare la biodiversità e l’equilibrio dell’ecosisteme; che privilegiano la concimazione naturale, l’inerbimento, il sovescio con essenze nutritive, diradamenti qualitativi mirati e mai esasperati. Prediligono pressature soffici, volte a non lacerare le bucce degli acini, fermentazioni e macerazioni attente ad un’estrazione polifenolica rispettosa della tipicità varietale. Michele Chiarlo ha scelto un approccio sostenibile integrale, dai materiali impiegati alle energie rinnovabili, un’attenzione all’ambiente e al contesto produttivo che si riverbera in ogni scelta della cantina al fine di tutelare un paesaggio che è alla base stessa della qualità dei propri vini. VIVA è il progetto per la sostenibilità della vitivinicultura che raggruppa alcune delle cantine più importanti d’Italia. Michele Chiarlo, a partire dal 2011, è stata tra le prime cantine ad aderire al programma già nella fase pilota.
 

L'Azienda agricola Quasso Mauro possiede 2,7 ettari di vigneti. Coltiva Moscato e Barbera, scegliendo per le sue piante la lotta integrata ai sensi della mis. 10 PSR.
 

"Situata nel cuore del Monferrato, più precisamente nel Comune di Vinchio, l’azienda di Laiolo Davide si è specializzata nella  coltivazione e nella vinificazione di uva Barbera, che si estende per 6 ettari. I vigneti sono stati selezionati per le ottime caratteristiche del terreno e per la loro esposizione, impiantati come vuole la tradizione, ovvero in modo perpendicolare alla linea di massima pendenza. Ogni anno viene prestata particolare attenzione al diradamento delle uve in esubero rispetto alla capacità di ogni singola pianta di portare a termine una perfetta maturazione di ogni grappolo. 
La vinificazione si svolge nella moderna cantina dell’azienda, circondata dai vigneti di proprietà."
 

Sita a Nizza Monferrato, dove la Barbera d'Asti vanta le sue espressioni migliori, l'azienda conduce otto ettari di vigneto con esposizione soleggiata su colline ventilate con terreni argillosi. Tutte le fasi, dalla coltivazione delle uve alla vinificazione, sono curate direttamente dalla famiglia Ivaldi.