Valutazione delle tecniche di lotta contro la piralide del mais (Ostrinia nubialis), per il controllo sanitario e il miglioramento produttivo del mais coltivato in Regione
La prova sperimentale è stata condotta dal 2005 al 2007 allestendo 3 campi sperimentali. I 3 areali risultano rappresentativi di 3 ambienti a principale utilizzo maidicolo e con differenti condizioni pedoclimatiche. Nelle diverse località sono stati impostati differenti confronti sperimentali, è stato effettuato il confronto di diversi principi attivi applicati al picco di sfarfallamento dell’insetto ed un confronto sul ruolo del momento di intervento con l’impiego di un piretroide. I dati raccolti hanno evidenziato che il trattamento insetticida effettuato in prossimità del picco di sfarfallamento della piralide porta sempre ad una diminuzione dell’infestazione rispetto al testimone. Sulla produzione di granella la ricerca ha messo in luce incrementi in media del 7% e comunque assai variabili in relazione all’attacco e all’ambiente. Con un tale incremento, quantificabile in 12 q/ha di granella al 14% di umidità e considerando un costo per ettaro di 80 € per l’applicazione con trampoli mediante un contoterzista, il margine operativo risulta compreso tra 60 e 180 €/ha. Sugli aspetti sanitari e in particolare sulle fumonisine, l’attacco della piralide si è confermato essenziale per la loro produzione in quanto il danno provocato da questo fitofago permette al fungo tossigeno (Fusarium verticillioides) di penetrare e colonizzare la cariosside. Pertanto tanto maggiore è l’efficacia preventiva o del trattamento nel controllare la piralide, tanto minore è il contenuto di questa micotossina. La riduzione attesa è largamente dipendente da tutti quei fattori che prima sono stati accennati e che influenzano l’efficacia del trattamento. In ogni caso, nella nostra realtà regionale, qualora la granella di mais venga destinata al settore alimentare e a monogastrici, il trattamento contro questo insetto di fatto è obbligatorio per rispettare i limiti del Regolamento CE/1126/2007 (food) o, per alcune categorie di animali allevati, della Raccomandazione CE/576/2006 (feed).
Ente | Contributo (€) | % |
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Assessorato regionale
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€89.974,74
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59,38%
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MIPAAF - Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali
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€11.040,00
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7,29%
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€13.650,00
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9,01%
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Amedeo Reyneri
amedeo.reyneri@unito.it
Giovanni Scavarla
Alberto Alma
alberto.alma@unito.it