Studio sull’importanza fitosanitaria e metodi di prevenzione della fusariosi del riso

Il progetto ha mirato alla individuazione di prodotti chimici e/o trattamenti termici utili a contenere l’infezione della fusariosi del riso, legata alla comparsa di infezione da parte del fungo Fusarium moniliforme il quale causa allungamenti degli steli ed impallidimento degli organi vegetativi. Nel sottoprogetto “Monitoraggio delle sementi: analisi fitopatologiche, analisi molecolari ed identificazione di Fusarium spp. micotossigeni ed eventuale identificazione delle micotossine più comuni”, le analisi sono state effettuate su 400 semi per campione; i ceppi isolati sono stati poi raggruppati per caratteristiche morfologiche e quindi sottoposti a PCR con primer specifici, al fine di individuare la specie di appartenenza. Le operazioni di classificazione dei ceppi isolati dalla semente, hanno confermato che la specie fungine appartenente al genere Fusarium più frequentemente isolata è stata F. semitectum, seguita da F. verticillioides. I risultati ottenuti non hanno mostrato la presenza di micotossine in alcuno dei 22 campioni analizzati indipendentemente dal valore di % di infezione da Fusarium osservato in esperimenti di crescita sul PDA. Nel sottoprogetto “Valutazione dell’efficacia di trattamenti in campo per il contenimento della fusariosi del riso” i dati raccolti permettono di affermare che, trattando in fase di fine botticella - inizio fioritura, i principi attivi saggiati non sono stati in grado di limitare le infezioni di fusariosi nella semente prodotta. Inoltre, i trattamenti saggiati non hanno influito sulla facoltà germinativa del seme prodotto. Infine, nel sottoprogetto “Correlazione tra l’infezione del seme rilevata in analisi fitopatologiche di laboratorio e l’incidenza della malattia nei rilievi in parcella, con individuazione delle soglie di intervento e danno”, è emerso che i dati ottenuti nei due campi sperimentali non sembrano correlati tra di loro.