Stima dei consumi idrici di due specie perenni per la tutela del suolo e del paesaggio in ambiente controllato
Negli ultimi decenni i problemi di erosione dei suoli e dei dissesti idrogeologici hanno colpito sempre più il nostro territorio causando grossi problemi sia al settore urbanistico, in relazione ai danni riportati alle strutture e infrastrutture e i cui costi di ripristino delle opere civili sono diventati insostenibili per le casse delle Amministrazioni Pubbliche, e sia al settore agricolo, in relazione alla diminuzione della fertilità dello strato coltivabile del terreno. La risposta a queste complesse problematiche è rappresentata, nel caso dei terreni agrari, dall'adozione di tecniche di gestione conservativa; negli altri casi dalla realizzazione di opere civili di contenimento in cemento armato che però oltre agli aspetti positivi presentano anche alcuni svantaggi: agiscono solo sugli effetti finali e non sulle cause, hanno un elevato impatto ambientale, presentano alti costi di messa in opera e manutenzione. Nell'ambito di questo quadro sicuramente una tecnologia che può essere utilizzata in alternativa rispetto ai sistemi tradizionali è rappresentata dall'utilizzo di specie graminacee che grazie ad un apparato radicale molto resistente alla trazione, ad un apparato fogliare che limita il fenomeno erosivo superficiale e grazie alla fittissima rete che si viene a creare con un corretto impianto si riesce non solo a contenere i fenomeni erosivi in terreni molto scoscesi, ma anche a recuperare ambienti soggetti a forte degrado ambientale.
Ente | Contributo (€) | % |
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Agenzia per servizi regionali
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€200.000,00
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100,00%
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Giovanni Fecondo
fecondo@cotir.it
Elvio Di Paolo
dipaolo@cotir.it