Lotta alla fusariosi del riso: identificazione degli agenti causali, monitoraggio delle micotossine nei prodotti alimentari derivati e costituzione di varietà resistenti

Sono state isolate ed l'identificate diverse specie di Fusarium a partire da piante sintomatiche prelevate dal campo sperimentale e dai rilievi monitorati in 10 campi con evidenti sintomi di fusariosi nelle province di Novara, Vercelli e Pavia, inoltre è stata valutata la presenza di micotossine prodotte dal genere Fusarium nella filiera risicola piemontese e nei prodotti a base di riso commercializzati in Italia. L'identificazione molecolare ha rivelato che 304 su 351 ceppi sono F. fujikuroi confermando che questa è la specie di Fusarium più presente su riso con sintomi di bakanae disease e la prova di patogenicità ha evidenziato che solo F. fujikuroi ne causa i sintomi. Per quanto riguarda il monitoraggio sulla presenza delle fusarium-tossine è emerso che la concentrazione delle micotossine totali è diminuita con le fasi della lavorazione del riso, dalle analisi effettuate è stato possibile osservare come queste siano state presenti, nella maggior parte dei campioni, solo nel risone e talvolta nel riso sbramato. Nessuno dei campioni analizzati ha mostrato di possedere un livello in DON superiore al limite massimo ammesso nei cereali non lavorati. Nonostante negli ultimi anni siano stati compiuti notevoli passi avanti sulla conoscenza della fusariosi del riso, non è stato individuato ancora il metodo in grado di eliminare il problema, sono state selezionate varietà più o meno suscettibili alla fusariosi, ma ancora nessuna resistente. la concia del seme rimane il metodo di contenimento del patogeno migliore da utilizzare in campo. La termoterapia delle sementi è risultata una valida ed efficace alternativa all'impiego dei prodotti chimici, in grado di ridurre anche di oltre il 90% le infezioni del seme e il successivo sviluppo della malattia in campo.