Indagine territoriale della vocazionalità del territorio per l'introduzione di colture bioenergetiche
Per le aziende agricole, produrre "agroenergia" è un'opportunità di sviluppo supportata dai sostegni regionali ed europei, e un modo per contribuire a salvaguardare l'ambiente. Le colture bioenergetiche potrebbero rappresentare una valida soluzione e potrebbero incentivare il mantenimento dei terreni coltivati ed il recupero funzionale dei terreni incolti, con risvolti positivi sull'ambiente, sul paesaggio e sulla stabilità idrogeologica dei versanti. L'attività di ricerca, pertanto, si è proposta di implementare una metodologia di studio per la valutazione delle capacità produttive di biomassa derivante sia dagli scarti di colture presenti sia da colture dedicate di un territorio. E' stato messo a punto un metodo di studio della vocazionalità del territorio all'introduzione di colture energetiche sia per la filiera olio-energia (colza e girasole) che per la filiera legno-energia (pioppo e robinia). Tale metodo è stato applicato alla provincia di Chieti per verificare la possibilità di coltivare queste colture nel territorio provinciale. I risultati ottenuti hanno permesso di comprendere la grande capacità di analisi di sistemi integrati tra GIS e analisi multi criterio e di verificare la disponibilità di terreni agricoli nella provincia da investire nella coltivazione di colture agro-energetiche.
Ente | Contributo (€) | % |
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Agenzia per servizi regionali
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€77.500,00
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100,00%
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Paola Tano
tano@cotir.it
Giovanni Ghianni
ghianni@cotir.it