Incremento dell'auto-approvvigionamento proteico in aziende di bovini di razza Piemontese allevati secondo la linea vacca-vitello con sistemi convenzionali e biologici
La ricerca ha valutato la sostenibilità tecnica ed economica derivante dall’introduzione di colture proteiche da granella in aziende con allevamento a ciclo chiuso di bovini di razza Piemontese esaminando l’intero percorso dal campo, all’impiego nella razione, alle performance zootecniche. La sperimentazione è stata condotta nel periodo 2005-2008 in due aziende della pianura irrigua piemontese, l’una convenzionale sita nel Comune di Cavour (To) e l’altra biologica, ubicata nel comune di Castelletto Stura. Sono stati condotti due cicli di sperimentazione in campo ed altrettanti in stalla. Complessivamente sono state allestite 96 parcelle di favino, altrettante di pisello proteico e 60 di soia IBA. In stalla sono state complessivamente sottoposte a sperimentazione 89 vacche e 98 vitelli in svezzamento di razza Piemontese, suddivise in due gruppi omogenei. L’introduzione delle colture nelle aziende è stata valutata analizzando le conseguenze sull’entità dell’autoapprovvigionamento proteico per le vacche ed i vitelli in fase di svezzamento e, infine, simulando che anche i vitelloni all’ingrasso siano alimentati con colture proteiche aziendali.
Ente | Contributo (€) | % |
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Assessorato regionale
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€128.572,30
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80,00%
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Amedeo Reyneri
Cristina Marello
Marco Bona