Efficacia ed impatto ecologico di Brassica juncea per la biofumigazione del terreno destinato alla coltivazione biologica di fragola e fragolina di bosco

Nel 2008 è stato avviato un progetto per verificare l'efficacia della tecnica della biofumigazione nel controllo dei più dannosi patogeni tellurici della fragola, nelle diverse soluzioni in cui può essere realizzata: sovescio di B. juncea, distribuzione di farina o di pellet di B. carinata, con e senza copertura con telo. La verifica dell'utilità delle brassicacee nel contenimento delle principali patologie dell'apparato radicale e del colletto delle piante coltivate risulta particolarmente interessante, oltre che per le aziende biologiche, dove per altro tali problemi dovrebbero manifestarsi solo sporadicamente in ragione di una gestione che favorisca l'innesco spontaneo di meccanismi di antagonismo, anche per le aziende convenzionali per le quali, l'individuazione di tecniche alternative valide, potrebbe consentire una riduzione d'impiego di principi attivi chimici, e per le colture minori, la difesa delle quali è spesso difficoltosa a causa di un numero limitato di formulati registrati. Sono stati allestiti tre campi sperimentali (uno in ciascun anno) per verificare l'efficacia delle seguenti tesi: - coltivazione e sovescio di Brassica juncea (2008) - interramento di pellet di B. carinata con (2008 e 2009) e senza copertura mediante telo (2009 e 2010) - distribuzione superficiale di farina di B. carinata (2010) - testimone non trattato (2008, 2009, 2010). I dati produttivi raccolti nel 2008 permettono di evidenziare che il trattamento con pellet di Brassica carinata migliora il livello produttivo delle fragoline di bosco per l'effetto combinato di due fattori: riduzione del numero di piante morte e miglior stato di salute delle piante in produzione. Nel 2009 e nel 2010 non sono invece emerse differenze  ne nei livelli produttivi ne nella mortalità delle piante nelle tesi oggetto di studio.