Tecniche innovative per il miglioramento delle caratteristiche e del valore delle Praterie Abruzzesi
Conservazione ambientale e paesaggistica degli habitat prativi, volta ad incrementare la qualità delle nostre produzioni tipiche collegate (lattiero-casearie, carni, miele, ecc) attraverso una innovazione nei processi di controllo e gestione dei nostri territori prativi montani.
Il progetto presentato consiste principalmente nell’introduzione, presso gli allevatori ed i gestori delle aree pascolive, di un protocollo predittivo ottimizzato, efficiente, sostenibile ed economico, di contrasto all’infestante Senecio.
Il modello si perfezionerà mediante un metodo volo – elaborazione – intervento:
- Volo – rilievo in campo tramite drone (multispettrale)
- Elaborazione - uso di big data di distribuzione per la di mappe probabilistiche di diffusione potenziale del Senecio in aree non ancora esplorate.
- Intervento – azioni di contrasto mirato
Preservare le specie vegetali autoctone presenti in tali habitat è l’obiettivo che consente di poter mantenere queste aree adatte all’allevamento del bestiame: un pilastro sul quale si basa il comparto agricolo regionale e che rappresenta una importante fonte di reddito per i contadini di montagna. Di particolare rilievo è la diffusione del SENECIONE AFRICANO (Senecio inaequidens), una pianta erbacea perenne della famiglia delle Asteracee che, negli ultimi decenni, avvantaggiandosi del cambiamento climatico, sta invadendo le aree montane abruzzesi. Originaria del Sud Africa, questa pianta si sta diffondendo rapidamente non soltanto in ambienti aridi ed aperti, ma anche in ambienti montani ed alto-montani, costituendo una seria minaccia per la composizione floristica naturale. L’azione di disturbo di S. inaequidens è dovuta alla sottrazione di spazio alle specie vegetali autoctone che costituiscono l’ambiente naturale. . Sotto l’aspetto economico, il Senecione africano, in quanto specie infestante dei pascoli e dei coltivi, apporta danni diretti a questi ambienti, riducendone il valore ecologico e commerciale. Ma l’aspetto di maggior rilievo è sanitario. La pericolosità del Senecione sudafricano è determinata dalla presenza di fitocomposti naturali (alcaloidi pirrolizidinici, PAs) che possono provocare fenomeni di avvelenamento del bestiame e dell’uomo.
L’innovazione del progetto presentato consiste principalmente nell’introduzione, presso gli allevatori ed i gestori delle aree pascolive, di un protocollo predittivo ottimizzato, efficiente, sostenibile ed economico, di contrasto all’infestante Senecio. L’elaborazione dei “big data” ottenuti permetterà di implementare un complesso di algoritmi di previsione secondo la seguente procedura.Si otterrà quindi un protocollo sperimentale per guidare le azioni di contenimento, minimizzandone i costi e massimizzandone i risultati, e per misurarne accuratamente l’efficacia nel tempo.
In questo modo si possono costruire delle mappe probabilistiche di diffusione potenziale in aree non ancora esplorate tramite drone multispettrale e per individuare le aree da sottoporre a monitoraggio e/o intervento in quanto ad elevata probabilità di infestazione da Senecione.
Il metodo sperimentale ottenuto, predittivo ed operativo, efficace nel contrasto al Senecio, sarà reso disponibile a chiunque ne faccia richiesta (open source).
Inoltre, sarà facilmente replicabile sul territorio per il contrasto sia al Senecio che a ulteriori infestanti.
Titolo/Descrizione | Url | Tipologia |
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Sito web del progetto
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Sito web
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