Tecniche diagnostiche, distribuzione territoriale e gestione di resistenze dei principali patogeni, fitofagi e malerbe ai prodotti fitosanitari
La resistenza è un problema che interessa tutti i prodotti fitosanitari (insetticidi, fungicidi, erbicidi). Anche in Emilia-Romagna sono state identificate molte specie resistenti a varie sostanze attive. L’aumento della pressione chimica per contrastare il fenomeno alza il rischio di contaminazione delle acque ed il rischio per gli utilizzatori e gli astanti. E' importante dotarsi, per prevenire lo sviluppo della resistenza, di strumenti diagnostici e compiere analisi del territorio per individuarne tempestivamente l'insorgenza e le caratteristiche, tracciarne la diffusione e la regressione dopo l'adozione di strategie di gestione adeguate.
Saranno validati metodi innovativi per valutare l’insorgenza di resistenze verso nuove famiglie di prodotti fitosanitari in patogeni, insetti e erbe infestanti dannosi delle principali colture agrarie. Si valuterà la capacità di M. persicae e D. suzukii di selezionare meccanismi di resistenza verso nuovi insetticidi quando sottoposti artificialmente a elevata pressione selettiva. Differenti strategie di gestione delle malerbe saranno valutate dal punto di vista economico e sarà sviluppato un prototipo per ridurre l’impatto e ottimizzare le applicazioni di diserbanti.
La realizzazione del piano attraverso un approccio epidemiologico permetterà di acquisire informazioni sull’estensione del fenomeno della resistenza e delle sue caratteristiche in Emilia Romagna. L’individuazione di molecole a rischio resistenza consentirà di mettere in atto le migliori pratiche anti-resistenza a livello del tessuto produttivo. Il piano consentirà di valutare nel complesso la riuscita delle pratiche di gestione più frequentemente adottate dalle aziende per contrastare e gestire le infestanti nei principali sistemi colturali e di proporre miglioramenti per aumentarne l’efficacia e la sostenibilità economica e ambientale. In sintesi i risultati attesi riguarderanno:
1) Migliori ed innovative tecniche diagnostiche per individuare la resistenza ai prodotti fitosanitari in importanti specie dannose alle colture dell’Emilia-Romagna (Aphis gossypii, Tetranychus urticae, Drosophila suzukii, Lobesia botrana, Venturia pyrina, Stemphylium vesicarium, Plasmopara viticola);
2) Valutazione e verifica della sostenibilità di lungo periodo dell’uso di nuovi insetticidi nei confronti Myzus persicae e D. suzukii;
3) Messa a punto e verifica della funzionalità di un prototipo per trattamenti erbicidi di post emergenza localizzati lungo le file delle colture estive.
Tra i benefici sono compresi:
a) il trasferimento delle metodiche e delle tecnologie innovative sviluppate durante il progetto agli enti di sorveglianza fitosanitaria e agli altri attori attraverso sistemi idonei alle analisi di ‘routine’ al fine di migliorare la gestione delle forme di resistenza;
b) informazioni su costi di varie strategie di gestione della resistenza agli erbicidi.
Mediante innumerevoli metodi analitici è stata verificata la sensibilità nel tempo di diversi agenti fungini, evidenziando nuove situazioni di resistenza (es. V. inaequalis vs difenoconazole, C. beticola vs tiophanate methyl, S. vesicarium verso SDHI). Le indagini sugli afidi hanno mostrato che non è cambiata significativamente la sensibilità verso flonicamide di M. persicae e sono stati identificati i meccanismi di resistenza “target site” verso 3 gruppi di aficidi sia vs M. persicae che A. gossypii. Per T. urticae è invece risultata negativa l’associazione di 2 geni (citati in bibliografia) con la resistenza ad abamectina e bifenazate. L’analisi di espressione genica ha individuato 7 potenziali marcatori da utlizzare per evidenziare fenomeni di resistenza. Su 82 campioni di infestanti, 57 sono risultati resistenti ad almeno un erbicida: Alopecurus, Avena, Lolium e Papaver in frumento, giavoni in mais, amaranti in soia/pisello, soia/pomodoro e Conyza in colture arboree (vigneti, frutteti). La situazione è in veloce evoluzione per Amaranthus spp., papavero, alopecuro e Conyza spp. Sono stati calcolati i costi associati alla resistenza alle infestanti in 5 sistemi colturali, ipotizzando 3 scenari (gestione convenzionale, strategia preventiva e strategia curativa). Il costo per il recupero delle resistenze è sempre sfavorevole. È stato validato uno strumento per eseguire diserbo localizzato su colture a fila larga, grazie al quale si riduce del 60% la quantità di erbicida.
Titolo/Descrizione | Url | Tipologia |
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