Rafforzamento della filiera sostenibile del frumento tenero secondo le regole della Carta del Mulino
Una visione agro-ecologica delle pratiche agricole volte ad una maggiore sostenibilità produce enorme benefici da un punto di vista ambientale, di qualità del prodotto e di sicurezza alimentare. Il progetto Carta MB si propone di rafforzare dal punto di vista organizzativo la filiera del grano tenero sostenibile Mulino Bianco, validarla dal punto di vista scientifico e metodologico e migliorare i servizi di filiera e la gestione agronomica con particolare riferimento all’incremento della biodiversità.
Le azioni specifiche del piano sono:
- L’Azione 1, volta a facilitare l’implementazione e l’adozione del disciplinare di produzione da parte degli operatori ella filiera;
- L’Azione 2, volta a verificare gli effetti del disciplinare sul mantenimento della biodiversità in campo;
- L’Azione 3, volta a migliorare il portale dedicato alla gestione della filiera e a sviluppare nuovi strumenti informatici a supporto; e
- L’Azione 4, volta a misurare gli impatti economici ed ambientali derivanti dall’adozione del disciplinare di produzione adottato.
La Carta del Mulino è un insieme di regole (10) per la produzione di una farina da agricoltura sostenibile ciò favorisce l'agro-biodiversità e la qualità del prodotto. Queste regole sono condivise dagli attori del Mulino Catena del valore Bianco. Nel 2018 il Mulino Bianco (Barilla) ha ottenuto, grazie a questa catena del valore, circa 5000 t di farina, necessario per ottenere il primo prodotto: il biscotto integrale “Buongrano”. A partire dal 2019, i quantitativi verranno progressivamente aumentati fino a 300.000 t di farina. Saranno circa 60.000 t ottenuto dalla vendemmia 2019. Ad oggi, la catena di approvvigionamento comprende: Barilla, 8 mulini, 35 ascensori e centinaia di aziende agricole, ma il numero aumenterà ulteriormente. Gli agricoltori che fanno parte di questa catena del valore seguire un piano di rotazione per favorire la naturale fertilità del terreno, salvando un'area pari al 3% del pane campi di grano della Carta per la coltivazione di una miscela di specie erbacee, la cui presenza attira insetti, comprese le api e altri impollinatori. Gli agricoltori non usano insetticidi nelle aree dedicate, e usa semi selezionati e certificati. Per conservare i cereali, gli elevatori limitano l'uso di prodotti chimici e utilizzare metodi fisici, come la refrigerazione e l'atmosfera modificata. I lotti sono separati, il la catena di approvvigionamento è completamente tracciata e certificata secondo lo schema ISCC PLUS per la sostenibilità (Https://www.mulinobianco.it/lacartadelmulino/).
Per consolidare la filiera è necessario sistematizzare le iniziative già intraprese e renderle più stabili nel tempo. Per far questo, le attività dell’Azione 1 saranno:
-La verifica dell’allineamento degli operatori agli obiettivi di sostenibilità ed incremento della biodiversità che muovono la filiera, alle attività necessarie, alle modalità e alle tempistiche da mantenere;
-La definizione e condivisione con gli operatori della filiera, degli step necessari per ottenere e/o rinnovare la certificazione ISCC plus di sostenibilità;
-Pre-audit (documentale e sopralluoghi) per garantire il rispetto delle regole della carta;
-L’iscrizione di tutti gli operatori al portale della filiera, uno strumento fondamentale per rafforzare le interazioni e gli accordi;
-La definizione, mediante confronti con le aziende coinvolte in un processo di co-creazione, di miglioramenti da apportare al portare ed alla sua gestione;
-La definizione, mediante confronti con le aziende agricole, i mulini e gli stoccatori partner e non partner, di eventuali modifiche da apportare alla carta del Mulino per garantire l’effettiva applicabilità delle regole;
-Il supporto agronomico alle aziende agricole partner e non partner per la coltivazione del frumento nel rispetto delle regole della carta;
-L’utilizzo di sistemi di tracciabilità alternativi a quelli documentali che possano collegarsi al portale per garantire l’identità dei lotti;
-Il miglioramento della contrattualistica degli accordi di coltivazione tra gli stoccatori e le aziende agricole.
Tutte le attività sopra indicate saranno svolte nelle aziende partner del GO ed almeno in altre 7 aziende agricole, 5 stoccatori e 2 mulini coinvolti nella filiera in Emilia Romagna
ISCC (International Sustainability & Carbon Certification) è stato uno dei primi schemi ad essere approvati dall’UE per la verifica della sostenibilità in tutte le tipologie di biomasse e biocarburanti. Lo schema ISCC Plus permette di estendere la gestione sostenibile alle categorie non strettamente legate al biofuel come mangimi, alimenti, prodotti chimici e biomasse solide. Lo Standard ISCC Plus ha natura volontaria e permette alle aziende della filiera di monitorare e dimostrare la sostenibilità dei propri prodotti attraverso il controllo di requisiti di sostenibilità, di tracciabilità e del bilancio di massa dell’intero sistema. Le organizzazioni che intendono ottenere la certificazione devono rispondere ad alcuni requisiti fondamentali di sostenibilità e tracciabilità.
Nell’ambito del progetto sono state svolte attività di supporto per l’ottenimento della certificazione ISCC PLUS ai partner del progetto. Per questa attività è stato necessario formare lo stoccatore e le Aziende agricole sugli step necessari per ottenere e/o rinnovare la certificazione di sostenibilità, inoltre sono stati effettuati dei pre-audit (documentale e tramite sopralluoghi) per garantire il rispetto delle regole del Disciplinare di produzione.
Inoltre sono stati implementati i modelli dei contratti di filiera tra Molini, stoccatori e aziende agricole in modo da includere l’accettazione di eventuali verifiche in campo da parte di Terze includere e di fornire tutte le informazioni richieste dall’Ente di Controllo quali e la denominazione dell’azienda, la superficie dedicata al progetto, il rispetto delle regole indicate nella “Carta del Mulino” e la premialità.
Il disciplinare della Carta del Mulino mira a promuovere disciplinari tecnici produttivi volti a ripristinare i principali servizi ecologici forniti dalla agro-biodiversità. In tale contesto, risulta pertanto importante da un lato monitorare e quantificare gli effetti del disciplinare in un preciso contesto produttivo e dall’altro raccogliere evidenze sperimentali che permettano di migliorare e implementare di anno in anno il disciplinare stesso. Pertanto, per ciascun areale produttivo, l’Azione 2 si dividerà in 3 fasi:
FASE 1 – Campionamenti: saranno effettuati sul terreno, sulla componente floristica e sulla componente faunistica;
FASE 2 - Elaborazione dell’Indice complessivo di biodiversità: da elaborare al termine di ciascuna annata agraria;
FASE 3 – Riduzione degli input chimici: saranno applicati sistemi di concimazione a rateo variabile e di Integrated Weed Management System.
Dai risultati ottenuti emerge l’importanza delle fasce fiorite nel fornire rifugi e pascolo per gli impollinatori e per tutti gli insetti utili. Questo duplice ruolo della fascia ha un forte impatto sulla conservazione e il potenziamento dei nemici naturali con risposte positive anche nel campo coltivato attraverso, ad esempio, un controllo tempestivo degli afidi già nelle prime fasi dell’infestazione. Queste infrastrutture dovrebbero essere utilizzate a supporto di un percorso di sostenibilità che includa soprattutto la riduzione degli input chimici (fungicidi, insetticidi ed erbicidi), che presentano un impatto deleterio sull’ambiente e sulla fauna utile, come ampiamente dimostrato da numerosi studi scientifici.
Inoltre, è bene rimarcare come, nei casi in cui la fascia si trovi nelle immediate vicinanze del campo coltivato, risulti obbligatorio mantenere un margine di sicurezza di almeno 50 m tra la parte del campo interessata dai trattamenti e la fascia fiorita. Per ottenere una fascia fiorita rigogliosa si consiglia la semina autunnale, prediligendo specie vegetali con morfologia fiorale diversificata e con un periodo di fioritura prolungato nel tempo. Dall’esperienza del progetto emerge come i miscugli costituiti da un numero eccessivo di specie portino a fenomeni di competizione molto marcati. Una possibile alternativa potrebbe essere quella di seminare ogni specie vegetale in strisce affiancate. Inoltre, la fascia dovrebbe essere rinnovata annualmente o biennalmente al fine di ottenere una fioritura adeguata.
La fascia fiorita rappresenta uno strumento utile per la mitigazione degli effetti dell’agricoltura intensiva sulla biodiversità.
Le attività previste dall’Azione 3 sono le seguenti:
- apportare miglioramenti al portale www.lacartadelmulino.it riservato ai fornitori della filiera, grazie agli input raccolti nell’azione 1. Le modifiche saranno finalizzate a semplificare la fruibilità del portale ed inserire nuove funzioni. Il portale, come accennato, ha attualmente lo scopo di tracciare in maniera informatizzata la filiera e ha interfacce diverse in base al ruolo L’intero portale verrà tradotto in inglese e sarà possibile passare dall’italiano all’inglese.
- realizzazione di una applicazione mobile: il piano si propone di realizzare l’adattamento del sito www.lacartadelmulino.it in modo che possa essere gestito da dispositivi mobili (App. per smartphone o tablet).
A partire dall’inizio della filiera della Carta del Mulino è nata l’esigenza di realizzare una piattaforma informatica che servisse a fornire uno strumento comune a tutti i partecipanti e uno strumento in evoluzione su cui aggiungere nuove sezioni e applicazioni utili allo sviluppo della filiera.
Nel corso del progetto Carta MB sono state realizzate due attività principali in questo ambito:
1) Miglioramenti e aggiunta funzioni al portale www.lacartadelmulino.it. In particolare è stato adottato un nuovo layout, più moderno e funzionale contestualmente anche ad un aumento della capacità e della velocità del portale per far fronte all’aumento delle aziende agricole previsto a partire dal 2021;
Inoltre è stata realizzata una importante funzione aggiuntiva che ha permesso agli utenti dei centri di stoccaggio di caricare la lista delle aziende agricole attraverso un modello excel.
2) Realizzazione ex-novo dell’app del portale. Il piano si è proposto di realizzare l’adattamento del portale www.lacartadelmulino.it in modo che possa essere gestito da dispositivi mobili (App. per smartphone o tablet). Il portale Web infatti ha riscontrato poco successo tra gli agricoltori che si vorrebbero coinvolgere maggiormente fornendo uno strumento più fruibile ed intuitivo come una App.
L’attività si è sviluppata attraverso diverse fasi di progettazione, sviluppo, test ed è terminata con la pubblicazione dell’app che ora è disponibile per tutti i partecipanti alla filiera al seguente link:
https://lacartadelmulino.it/app_download/index.html
Il lavoro dell'Azione 4 prevede lo sviluppo di un sistema di analisi e monitoraggio della sostenibilità del contratto di filiera Carta del Mulino, sul piano economico e ambientale. Si intende identificare indicatori sintetici, per comprendere se l’adesione a tali pratiche sia in grado di incrementare le performance economiche ed ambientali di tutti gli attori coinvolti: aziende agricole, stoccatori, mulini.
Tale schema verrà realizzato mediante la definizione del modello di stima dell’andamento dei costi e dei benefici economico-ambientali; mediante raccolta dati e mediante il calcolo degli indici, la verifica, il monitoraggio e la diffusione.
Lo sviluppo delle attività ha permesso di creare un sistema di contabilizzazione di costi e benefici legati all’implementazione delle principali tecniche e pratiche del progetto. Il principale focus è stato quello di determinare gli scostamenti delle performance economiche e ambientali a seconda di diversi scenari di produzione e gestione di grano tenero destinato alla produzione di prodotti da forno aderenti l’iniziativa Carta del Mulino.
Per quanto riguarda l’impatto delle tecniche colturali sulla marginalità a livello aziendale, In tutti e tre i casi i risultati degli appezzamenti con trattamento CdM fanno registrare un incremento del reddito lordo rispetto allo scenario di coltivazione convenzionale; analogamente il confronto tra la gestione CdM e la CdM con rateo variabile riporta tutti scostamenti positivi. Tuttavia, solo in un caso su tre (Az.3) l’adozione del rateo variabile è giustificato dal punto di vista economico. Con la stessa modalità sono state valutate anche le scelte tecniche di applicazione/non applicazione del diserbo e dell’insetticida attraverso i risultati attribuiti ai singoli sub-plot all’interno del plot CdM_Rateo Variabile.
Per quanto riguarda l’impatto ecologico il confronto tra gli appezzamenti mostra un incremento di biocapacità in caso di adozione della Carta del Mulino per tutte le aziende (+49% in media).
L’aumento del surplus ecologico è sostanzialmente legato all’annessione alla coltivazione del frumento di una superficie la cui bio-produttività non è usata a finalità commerciali, ovvero che materia ed energia utilizzati producono servizi ambientali e biomassa che rimangono interamente a disposizione del sistema.
Atti del convegno finale del GO Carta MB
Emilia-Romagna, Filiere agroalimentari, I Gruppi Operativi, PEI-AGRITitolo/Descrizione | Url | Tipologia |
---|---|---|
The production rules and concept
|
Link ad altri siti che ospitano informazioni del progetto
|
|
The value chain portal
|
Link ad altri siti che ospitano informazioni del progetto
|
|
Sito del progetto
|
Sito web
|