Orticoltura biologica su piccola scala come modello integrato tra produzione agricola e impatto sociale sul territorio
a) Valorizzare le produzioni orticole locali, mediante autoproduzione delle sementi. b) Conservare la biodiversità (moltiplicazione di genotipi locali) c) Creare un circuito locale di consumo e impiego di varietà tradizionali di ortaggi da produrre con metodo biologico d) Impiegare le piante autoprodotte anche per attività di inclusione, svolte da imprese del settore sociale o da aziende agricole con attività di agricoltura sociale da sviluppare.
Il progetto ha permesso di verificare la possibilità di applicare ad ambiti locali il modello di economia circolare basato sull’attività primaria di produzione di ortaggi con metodo biologico, che soddisfa due segmenti di domanda presenti nel GO BioSocial: il consumatore finale, organizzato nei Gruppi di Acquisto Solidale; le Cooperative sociali e le aziende operanti nell’agricoltura sociale, che utilizzano le produzioni orticole e officinali per lo svolgimento di attività di inclusione sociale. Biosocial ha dimostrato la possibilità di utilizzare produzioni agricole biologiche certificate nell’ambito del mercato alimentare (filiera corta) e nelle attività del settore socio-sanitario volto all’inclusione sociale. Nel contesto socio-economico del territorio regionale, il modello circolare messo a punto da BioSocial può rappresentare un valido approccio in linea con gli obiettivi di Europa 2030, soprattutto in termini di consumo alimentare responsabile e di inclusione sociale di soggetti svantaggiati.
Il sistema ha dimostrato inoltre una buona valenza sociale riuscendo a mettere a sistema le micro e piccole aziende agricole con la cooperativa Sociale e con i ricercatori di UNIPD – DAFNAE, al fine di trasmettere i principi legati alla qualità degli alimenti coniugati con aspetti della tradizione locale e della sostenibilità ambientale.
Per quanto concerne l’impiego di piante orticole e piantine officinali ed ornamentali nelle attività di inclusione sociale, l’attività svolta dalla Cooperativa sociale Magnolia ha permesso di verificare che l’utilizzo delle pratiche di cura delle piante presso le serre della cooperativa ha positivi riscontri in termini di inclusione sociale degli ospiti.
Il proposto GO intende mettere a punto un nuovo modello di economia locale circolare, che coniughi la redditività delle aziende agricole con la produttività sociale: la valorizzazione delle risorse genetiche orticole si baserà su minimi input tecnologici e sulla programmazione delle produzioni in base ai fabbisogni della comunità, espressi dai Gruppi di Acquisto Solidali (G.A.S.).
La permanenza e lo sviluppo delle micro e piccole aziende orticole diffuse nell’area di bassa pianura e litoranea Veneta è legata soprattutto alla possibilità, nei prossimi anni, di valorizzare varietà locali, associando al contenuto identitario modelli di produzione a basso input tecnologico ed una forte valenza sociale e locale, in un’ottica di diversificazione.
Esistono infatti varietà locali o tradizionali ora non adeguatamente valorizzate che rappresentano una opportunità per una valorizzazione a livello locale e potranno essere testate per una coltivazione biologica evidenziando il potenziale valore aggiunto, dimostrabile in termini di redditività aziendale e di produttività sociale.Il progetto mira alla messa a punto della produzione di varietà tradizionali di ortaggi a pieno campo, secondo tecniche biologiche e di autoproduzione; le produzioni così ottenute saranno valorizzate in un contesto locale, mediante due leve:
a) sensibilizzazione dei consumatori, attraverso due Gruppi di Acquisto Solidali (G.A.S.).
b) utilizzo nelle attività di inclusione sociale all’interno del Piano educativo e riabilitativo degli utenti disabili presso la Cooperativa sociale Magnolia.
Il progetto nasce dalla richiesta di piccole aziende agricole ad indirizzo orticolo di ricercare processi produttivi a basso input e ad elevato contenuto identitario ed ambientale. Il Gruppo intende mettere in rete piccole aziende del comparto biologico al fine di attuare un sistema prototipale in grado di creare valore aggiunto per i produttori attraverso una offerta di nuove varietà, che favorisca l’inclusione sociale ed il coinvolgimento dei consumatori nella pianificazione dell’offerta.
Titolo/Descrizione | Url | Tipologia |
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