Sistemi foraggeri per la valorizzazione e salvaguardia delle aree svantaggiate meridionali
La prova, finalizzata allo studio del comportamento di 31 popolazioni siciliane di Medicagopolymorpha, ha consentito di evidenziare come, nell'ambito del materiale autoctono, esista un'ampia variabilità per diversi caratteri di interesse agronomico non esclusivamente legati all'utilizzazione foraggera. Le due tipologie di utilizzazione adottate hanno messo in luce anche una variabilità di comportamento dei genotipi studiati in funzione dell'uso potenziale. Così è stato possibile individuare alcuni genotipi (Palermo, Cerami, Turvoli, Piano Tavole, Zappulla e Quattrocchi ) dotati di una maggiore capacità di ricaccio e pertanto idonei per sistemi in cui è prevista l'utilizzazione ripetuta, ed altri più rispondenti alla produzione di biomassa in un taglio unico per la realizzazione di scorte o anche di "fieno in piedi" (Favara, Vizzini e Zappulla)
Ente | Contributo (€) | % |
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Assessorato regionale
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€600.000,00
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100,00%
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Luigi Stringi
lstringi@unipa.it