Recupero e riqualificazione del sistema nocciolo - Difesa del nocciolo dal cimiciato
Il nocciolo in passato ha rappresentato per gli agricoltori dei Nebrodi una importante fonte di reddito.La coltura oltre a caratterizzare il paesaggio agricolo e rurale di alcuni comprensori siciliani, svolge una funzione ambientale di grandissima importanza sia per la difesa del suolo, sia per il contenimento dei fenomeni negativi legati al ruscellamento delle acque di precipitazione. La coltivazione del nocciolo negli anni ha subito un progressivo processo di semplificazione della tecnica colturale, in relazione all’allargamento del divario tra l’aumento dei costi sostenuti dall’agricoltore ed il restringimento dei ricavi ottenuti. Ciò ha causato il totale abbandono dei noccioleti dislocati nelle zone più difficili ed una progressiva riduzione dei gradi d’intensità di esercizio negli altri, con un graduale ridimensionamento sia degli impieghi di lavoro, sia degli interventi agronomici in grado di elevare e migliorare la qualità, la difesa fitosanitaria e quindi le rese.Il progetto in questione mira alla salvaguardia e al mantenimento della coltura del nocciolo siciliano attraverso il raggiungimento di alcuni obiettivi prioritari, tra cui: il mantenimento degli impianti esistenti, la diminuzione dei costi di produzione, il miglioramento della qualità e la tipicizzazione e la valorizzazione della produzione nell’ambito dello stesso contesto rurale.
Ente | Contributo (€) | % |
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Assessorato regionale
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€215.250,00
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100,00%
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Giovanni Liotta
liottaG@unipa.it
Giouseppe Venturella
venturella@unipa.it