Progetto mais: impianto pilota per l'essicazione di cereali mediante combustione di granella di mais
Tra le fonti rinnovabili di energia, l’impiego della granella di mais nel processo di combustione è certamente un fatto nuovo. Tuttavia si tratta di un prodotto con un elevato valore energetico, indipendentemente dal suo impiego, sia esso destinato all’alimentazione, sia esso destinato alla produzione di energia. Dalle prove di combustione svolte nel progetto, il poter calorifico della granella di mais è risultato dipendente dall’umidità del prodotto ma non dall’eventuale stato di deterioramento del medesimo. Il potere calorifico inferiore (PCI) del mais macinato, con umidità intorno al 12%, è stato di 15,88MJ/kg. Il contenuto energetico di 1 kg di gasolio equivale a quello di 3,18 kg di legna e 2,68 kg di mais, mentre occorrono rispettivamente 2,64 kg di cippato di legna e 2,22 kg di granella di mais per ottenere lo stesso contenuto energetico di 1 litro di gasolio. La tipologia del mais impiegato per la combustione e di conseguenza il suo valore, o aumenti sensibili del prezzo del gasolio di riferimento (uso agricolo, uso civile) determinano importanti variazioni nella convenienza economica. L’unico investimento necessario per impiegare la granella di mais come biomassa è l’acquisto dell’impianto di combustione, che si prevede possa avere un tempo di ritorno dell’investimento pari a 3-4 anni. Tutti i valori di emissioni sono stati rilevati e calcolati in modo automatico con riferimento alla percentuale di ossigeno 17%, così come previsto per gli impianti di essiccazione dal D.Lgs. 152/2006.
Ente | Contributo (€) | % |
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Assessorato regionale
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€62.492,56
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100,00%
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Remigio Berruto
remigio.berruto@unito.it
Michele Bechis
capac@capacscrl.it