Osservazione di nuove varietà di melo e selezione di ecotipi locali ai fini della caratterizzazione della frutticoltura lombarda
Il rinnovamento varietale del melo è il processo più importante che caratterizza l'attuale momento della melicoltura nazionale ed europea. Se in passato si è operato molto sulle mutazioni spur o standard di Delicious rosse o gialle e si è data grande importanza all'aspetto esterno dei frutti, ora si punta su altre varietà con requisiti diversi e che fanno leva su aspetti della qualità non abbastanza considerati in passato (polpa croccante, soda, succosa, con buon equilibrio gustativo zuccheri-acidi-aromi, elevata serbevolezza e buona tenuta di maturazione). Esistono aspetti interessanti nell'osservazione di nuove cultivar di melo che si proiettano oltre i confini regionali e hanno consentito di estendere i risultati a livello nazionale, partecipando attivamente alla stesura delle Liste di orientamento varietale dei fruttiferi, una guida preziosa per tutti i frutticoltori italiani. Nonostante la complessità del progetto, è stato possibile dare indicazioni complete, sulle "nuove mele" ottenute in ambienti differenti tra loro (pianura-collina-montagna), grazie alla partecipazione di istituti di indubbia competenza che lavorano da tempo in sintonia tra loro. I dati raccolti nei campi sperimentali, trasferiti su supporto informatico ed elaborati statisticamente, sono stati utilizzati per la stesura delle liste di orientamento varietale pubblicate, insieme a quelle delle altre Regioni coinvolte nel progetto MiPAF. Attraverso queste liste si è cercato di ottenere la massima divulgazione dei risultati in quanto la programmazione e la differenziazione colturale, sia su piccola che su vasta scala, rivestono oggi una notevole importanza per affrontare in modo vincente il mercato globale.Le stesse considerazioni valgono per la seconda attività del progetto riguardante l'individuazione di ecotipi locali di pregio: in questo caso il coinvolgimento diretto della COAV, con le sue oltre 600 aziende afferenti, ha permesso di valorizzare al massimo i risultati raggiunti dalla sperimentazione, distribuendo ai propri soci il materiale di propagazione ottenuto e rendendo quindi immediatamente fruibili i prodotti finali del progetto.
Ente | Contributo (€) | % |
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Assessorato regionale
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€79.040,00
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52,00%
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Fabio Rava
Ignazio Perego
Pierangelo Mongillo
Tommaso Eccher