Caratterizzazione, osservazione e recupero di varietà di pesco tradizionalmente presenti nella zona pedemontana lombarda
Il seguente progetto ha come obiettivo primario la caratterizzazione della peschicoltura nella zona pedemontana lombarda. L'esistenza di questa tradizione in passato è testimoniata sia da documenti storici sia dai frutticoltori che tutt'oggi coltivano e trasformano pesche non a livello hobbystico ma con fini commerciali. Attualmente però tale produzione è estremamente limitata sia per la naturale tendenza all'abbandono del comparto agricolo da parte dei giovani, sia perché il fenomeno di industrializzazione ed inurbamento ha causato la scomparsa di molti dei terreni un tempo dedicati alla peschicoltura. Proprio per questi motivi è importante intervenire, non solo per recuperare una tradizione agricola del passato ma anche e soprattutto per non perdere il patrimonio genetico che è ad esso associato.Per poter caratterizzare però la peschicoltura "lombarda" è necessario effettuare un'attenta analisi di caratterizzazione varietale non solo attraverso rilievi fenologici, su cui possono agire parametri quali il clima, lo stato fitosanitario, la tecnica colturale, ma anche attraverso un'analisi genotipica che possa contraddistinguere in modo chiaro e indiscutibile la varietà di appartenenza. La metodologia di analisi biomolocolare che sarà impiegata a tale scopo nel seguente progetto si basa sui marcatori AFLP e SSR. Sempre a tale proposito si deve aggiungere che vi sono varietà già riconosciute a rischio "erosione genetica2.Per questo motivo nel seguente progetto si è voluto predisporre due campi di collezione di cui uno nella zona vocata ed uno in un'area che appartiene sempre alla zona pedemontana ma che non è climaticamente adatta alla coltivazione del pesco. Lo scopo di questo secondo campo è di valutare gli effetti del clima sulla produttività di ciascuna varietà al fine di poter testare la possibilità di ampliare il raggio dell'area coltivabile. Con questo secondo campo si andrebbe inoltre ad integrare una collezione di germoplasma dei generi Malus, Pyrus, Vaccinium e Prunus già presente a Minoprio. Tale materiale genetico potrebbe essere eventualmente impiegato per programmi di miglioramento al fine di ottenere varietà ancor più adatte al nostro territorio.I principali beneficiari saranno quindi i peschicoltori che già operano nella zona, in quanto potranno ottenere indicaz
Ente | Contributo (€) | % |
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Assessorato regionale
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€36.306,90
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61,13%
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€3.000,00
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5,05%
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Ignazio Perego
Pietro La Placa
Osvaldo Failla