Applicabilità di un programma di confusione sessuale su un comprensorio frutticolo valtellinese
Scopo della sperimentazione era di trovare una soluzione alternativa alla difesa chimica per il controlli di Cydia pomonella (carpocapsa) e Cydia molesta, attuabile anche in una realtà frutticola come quella valtellinese, caratterizzata da una elevata frammentazione delle proprietà, che rende difficoltosa l'organizzazione sovraziendale. Specificatamente si voleva provare la tecnica della confusione sessuale, utilizzata ormai da diversi anni nelle realtà frutticole del Trentino Alto Adige, ma che non aveva mai trovato pieno riscontro in Valtellina. Nel corso del 2004, grazie all'applicazione dei diffusori per la confusione sessuale di Carpocapsa e Cydia molesta, nel frutteto in esame è stato effettuato un solo intervento insetticida contro i suddetti fitofagi, con una notevole riduzione dell'impatto degli antiparassitari Nella sperimentazione, nonostante il ridotto utilizzo di insetticidi, la tecnica ha sortito notevole successo, in quanto i danni, nonostante l'annata sia stata caratterizzata da una notevole pressione dell'insetto, sono stati molto limitati.L'utilizzo dei diffusori della confusione sessuale si configura pertanto come una valida alternativa, efficace e particolarmente ecocompatibile, ai tradizionali mezzi chimici di difesa.I risultati confortanti del progetto sono rivolti innanzitutto agli operatori del settore della Provincia di Sondrio, che, sulla scorta di questa esperienza, potranno considerare la confusione sessuale non più una metodologia di lotta del tutto teorica, ma un metodo applicabile ed efficace. Il fatto di aver unito nella realizzazione del progetto più proprietari con un'elevata frammentazione dei terreni costituirà un valido esempio per i frutticoltori della provincia. A medio termine ci si attende di poter coinvolgere gli operatori del settore in un programma di difesa fitosanitaria di scala multiaziendale, al fine di conseguire un immediato beneficio per i diretti interessati e per l'ambiente. Il minore utilizzo di insetticidi sul melo deve essere visto, a medio-lungo termine, come un sistema alternativo ed innovativo della gestione di una tematica ambientale importante che è quella della riduzione del peso dei fitofarmaci sull'ambiente. Questo sia per la popolazione che vive nelle immediate adiacenze delle zone frutticole, sia per i fruitori del prodotto finito (minore
Ente | Contributo (€) | % |
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Assessorato regionale
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€18.000,00
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80,00%
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Fabio Rava
Giuseppe Carlo Lozzia
Renzo Albareda