Strategie innovative per una orticoltura sostenibile e a basso impatto in Emilia-Romagna
Obiettivo del piano è l’implementazione di strategie e tecniche di coltivazione innovative, a basso impatto ambientale ed economicamente sostenibili che portino ad una riduzione degli apporti di inquinanti provenienti dai mezzi tecnici impiegati per la difesa e la nutrizione nel settore dell’orticoltura da consumo fresco ed industriale dell’Emilia-Romagna
Verranno sviluppate 4 azioni:
- Messa a punto di strategie di difesa a basso impatto ambientale verso le principali avversità;
- Messa a punto di strategie di fertilizzazione alternative all’impiego di concimi minerali azotati attraverso l’uso di compost;
- Messa a punto di strategie di biofumigazione e fertilizzazione attraverso l’impiego di sovesci;
- Valutazione sulla sostenibilità economica ed ambientale delle strategie innovative proposte e
- implementazione di attività finalizzate alla sostenibilità sociale.
I risultati attesi riguardano la validazione delle strategie proposte che ne permetterà l’implementazione in linee tecniche a basso impatto ambientale per la difesa e la nutrizione delle coltivazioni ortive.
1. Banca dati sull’efficacia dei prodotti in prova e validazione del loro inserimento in linee tecniche a basso impatto ambientale per la difesa diretta delle colture orticole; individuazione di prodotti alternativi all’impiego dell’1-3 dicloropropene nel contenimento dei nematodi galligeni; validazione dell’impiego delle micorrize come potenziatori delle difese della pianta ed individuazione dei portinnesti maggiormente resistenti e tolleranti alle patologie oggetto di prova;
2. Validazione dell’impiego di compost derivante da compostaggio di rifiuto urbano in alternativa all’impiego di concimi azotati minerali in una orticoltura intensiva e analisi sul miglioramento fisico e biologico del terreno che da questo si può ottenere;
3. Validazione dell’impiego di sovesci biocidi come mezzi tecnici efficaci per il contenimento dei nematodi galligeni e loro possibile integrazione con altre pratiche di difesa in una linea tecnica che permetta l’esclusione dell’1-3 dicloropropene e verifica sul mantenimento della qualità fisica e biologica del suolo; validazione dell’impiego di miscugli di sovesci come alternativa alla fertilizzazione minerale;
4. Dimostrazione della sostenibilità economica ed ambientale delle tecniche proposte.
Titolo/Descrizione | Url | Tipologia |
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