Produzione a basso impatto ambientale di alimenti funzionali innovativi con frutta prodotta dalle imprese agricole dell'areale sabino
Il progetto di ricerca mira a sviluppare nuovi prodotti ad alto valore aggiunto, ottenuti con tecnologie sostenibili in termini economici e ambientali, dalle eccedenze frutticole prodotte. Ha come obiettivo generale quello di aumentare la competitività delle imprese del territorio ed incrementare il loro reddito. L’approccio è quello che passa per l’aumento della vendita della frutta in contesti che il produttore sabino non ha mai esplorato sia nella vendita diretta, sia attraverso la vendita nei mercati all’ingrosso che nella GDO. Gli obiettivi specifici del progetto vedono la realizzazione di prodotti realizzati con il 100% di frutta del territorio.
- Riunione operative del GO per lo scambio dei dati, gestito con app e software dedicato che verranno prodotti
- Analisi del pacchetto di prodotti da realizzare con relative caratteristiche
- Verifica dei prodotti realizzati e dello loro caratteristiche organolettiche e nutrizionali
- Definizione dei programmi di panel test e consumer test
- Definizione del packaging e dell’etichettatura con alla valorizzazione salutistica
- Analisi economiche sui prodotti ottenuti -Produzione dei prototipi in laboratorio con essiccatore solare -Analisi chimico fisiche e organolettiche sui prototipi e analisi nutrizionali
- Consumer test di collaudo
Lo scarto rappresenta una questione molto importante nelle aree produttive con aziende agricole di piccole dimensioni, poco strutturate dal punto di vista logistico. Nel Lazio questa problematica è molto evidente, data la mancanza di una cultura associativa in virtù della presenza del mercato della città di Roma, che ha dato la possibilità anche a piccoli produttori di commercializzare la loro produzione direttamente nei mercati rionali o attraverso i mercati generali per la distribuzione ad altri rivenditori. Ma con l’avvento della GDO e la contrazione dei mercati rionali, il piccolo produttore ha avuto difficoltà a collocare i prodotti. La mancanza di una rete associativa di organizzazioni di produttori, cooperative/consorzi, evidenzia l’assenza di strutture adeguate per la gestione del prodotto fresco. La Sabina è una zona vocata alla produzione di frutta, in particolare alla ciliegia e alla pesca. Sono presenti anche altre specie di frutta come susino, albicocco, melo, pero, fico e cachi. Il territorio frutticolo sabino inoltre è ricco di aziende prettamente a conduzione familiare, che hanno nella produzione di frutta uno degli elementi cardine della propria redditività. Le perdite di prodotto del sistema frutticolo sabino complessivamente ammontano in post-raccolta al 20% della produzione per questo l’innovazione che si intende introdurre nel contesto frutticolo sabino è quello della produzione di frutta essiccata/disidradata ottenuta con tecnologie sostenibili dalle eccedenze frutticole prodotte dalle aziende agricole del territorio. Tale produzione non è stata mai realizzata nel territorio, se non a titolo domestico e senza una adeguata tecnologia e controllo per la sicurezza alimentare.
L’innovazione che si intende introdurre nel contesto frutticolo sabino è quello della produzione di frutta essiccata/disidradata ottenuta, con tecnologie sostenibili in termini economici e ambientali, dalle eccedenze frutticole prodotte dalle aziende agricole del territorio.
L’innovazione risiede nell’introduzione di un processo, quello dell’essiccazione, ma anche nella tecnologia che segue i risultati del progetto Mieri perché basato su tecnologia che annulla i costi ambientali (emissioni di CO2) e i costi economici di esercizio (costi energetici) del processo di essiccazione, garantendo la realizzazione di prodotti essiccati ad elevata sicurezza d’uso. Gli essiccatori solari del progetto Mieri sono adeguati alla lavorazione di piccoli lotti di frutta e hanno costi di investimento molto bassi, non presentando difficoltà di installazione. Queste caratteristiche li rendono idonei per essere impiegati nelle piccole imprese rurali.
A fianco al mercato della frutta disidratata, va crescendo un nuovo settore dei prodotti trasformati a base di frutta disidratata. Nella GDO, nelle farmacie, nei negozi specializzati in prodotti per sportivi e negli esercizi pubblici cresce la presenza di questi snack. L’idea quindi del presente progetto è quella di costruire prodotti innovativi che rispondano ai seguenti requisiti:
1) Prodotto facilmente consumabile in ogni contesto
2) Limitata tecnologia di produzione e confezionamento
3) Elevata immagine salutistica
4) Valorizzazione territoriale
5) Produzione a basso impatto ambientale
Il recupero della parte di produzione perduta come eccedenze o scarto commerciale, stimata nell’ordine del 20% circa, ammonta sul valore della PLV calcolato in euro 20 milioni, a circa a 4.000.000 senza tener conto del valore aggiunto della lavorazione proposta dall’idea progettuale.