PEI-AGRI

Biodiversità e valorizzazione dell’ortofrutta e degli ecosistemi nelle aree tipiche di produzione

Obiettivi
Obiettivi

Il problema è la conservazione della biodiversità del suolo mantenendo le rese nelle produzioni orticole. Nell'ambito dei prodotti orticoli, e individua tecniche di gestione colturale che conservano la biodiversità d con ricadute ambientali, economiche e sociali. 
Gli obbiettivi sono:
• creare un modello di conservazione della biodiversità in agro-ecosistemi;
• definire linee tecniche codificabili e certificabili; 
• promuovere pratiche agronomiche a ridotto impatto; 
• aumentare la resilienza degli agro-ecosistemi.
I risultati attesi sono: riduzione di fertilizzanti chimici, uso di tecniche a basso impatto, incrementare la fertilità naturale dei suoli. Si redigerà un “prontuario”."
 

Risultati

La valorizzazione delle produzioni ottenute con tecniche produttive mantenitrici/miglioratrici della biodiversità è un elemento fondamentale che può decretare il successo o l’insuccesso delle azioni messe in campo. Si sono studiati dei casi pratici che hanno portato certe produzioni alla ribalta e all’attenzione del grande pubblico per definire quale strumento utilizzare per pubblicizzare le colture e/o le aziende agricole e/o il territorio. E’ stato analizzato l’impatto che può avere sul consumatore una dichiarativa “Prodotto nel rispetto della biodiversità” utilizzabile da tutte le aziende che si impegnano tramite accordi sottoscritti, in particolare il protocollo “Biodiversity Friend Declaration”, ad applicare determinati processi produttivi, rispetto ad un marchio che potrebbe essere maggiormente identificato con una realtà aziendale. L’analisi è stata condotta valutando gli oneri e i benefici legati ad un’azione di valorizzazione e soprattutto sono stati definiti i volumi minimi di produzione che possano sopportare i costi di un intervento di pubblicizzazione.

Partenariato
Capofila Organizzazione Produttori Ortofrutticoli Veneto

Via Bellini, 2
31059 Zero Branco TV
Italia

0422 345164 info@ortoveneto.it
Partner Coldiretti Veneto

Via Torino 180
30172 Mestre VE
Italia

0415455260 veneto@coldiretti.it
Partner Università degli Studi di Padova - Dipartimento di Agronomia Animali Alimenti Risorse Naturali e Ambiente (DAFNAE)

Viale dell'Università 16
35020 Legnaro PD
Italia

049 8272664 ricerca.dafnae@unipd.it
Partner CRPV Soc. Coop. Centro Ricerche Produzioni Vegetali

Via dell’Arrigoni 120
47522 Cesena FC
Italia

0547313571 ortofrutticola@crpv.it
Partner WBA Project srl Unipersonale Impresa Sociale

Via Mantovana, 90/F
37100 Verona VR
Italia

347 9736285 wba-project@libero.it
Partner Azienda Orticola Basso Aronne

Via Marconi, 25/D
31050 Morgano TV
Italia

328 2143228 aronne.basso@libero.it
Partner Brognera Mauro

Via Scandolara, 20
31059 Zero Branco TV
Italia

348 5492121 mauro.br69@hotmail.it
Partner Gatto Filippo

Strada dei Piovini, 1/A
30015 Chioggia VE
Italia

349 6462308 filippo.gatto.68@gmail.com
Partner Pavarin Andrea

Via L. Cotta, 992
45020 Lusia RO
Italia

349 3207846 andreapavarin@libero.it
Partner Società Agricola Agostini Vittorio & C.

Via Lovo, 1
35020 Correzzola PD
Italia

340 7779963 societa.agricola.agostini@gmail.com
Partner Ortoflorovivaismo dei F.lli Daminato S.S- Soc. Agr

Via Vignola, 11/B
31037 Loria TV
Italia

348 5323691 flli.daminato@gmail.com
Partner Società Agricola Insalata Plus S.S.

Via Garzare, 1281
45020 Lusia RO
Italia

348 5323691 insalatiera@gmail.com
Partner Società Agricola S. Giorgio S.S

Via Pitter, 9
31100 Quinto di Treviso TV
Italia

335 5390304 societa.agricola.agostini@gmail.com
Partner Società Agricola Tenuta al Parco S.S.

Via San Martino, 24/B
31050 Morgano TV
Italia

338 8129534 tenutalparco@libero.it
Innovazioni
Descrizione

Questo progetto propone un nuovo modello per la regione Veneto, dove zone rurali e residenziali coesistono ma anche dove si coltivano produzioni di pregio: Radicchio di Treviso e Chioggia, Asparago, Lattuga e Kiwi. Proteggere e sviluppare la biodiversità è essenziale per la sostenibilità, e se il suolo ne è riserva centrale, le coperture vegetali sono uno strumento per rigenerare entrambi. Si propone agli agricoltori di adottare anche lavorazioni ridotte per aumentare biodiversità e fertilità del suolo, sequestrare carbonio, migliorare il ciclo dell’acqua. Pratiche già diffuse come l’uso di micorrize, microrganismi benefici, fasce tampone, siepi, verranno migliorate e validate.
Le analisi della fertilità del suolo saranno: quantità e qualità della sostanza organica, attività microbica con il Fertimetro PCT/IB2012/001157, diversità microbica con quantificazione e amplificazione del DNA. L’aumento della sostanza organica si vede nel tempo, mentre l’attività biologica reagisce rapidamente e può indicare l’inizio della rigenerazione del suolo. Queste pratiche agronomiche hanno effetti, positivi o negativi, anche sugli insetti: verranno misurati per i vari comparti secondo il protocollo Biodiversity Friend suolo, acqua, aria; verranno monitorati bioindicatori dei gruppi Apoidea o Coleoptera.
Nei tre anni di progetto l’ambizione è creare un modello che: valorizzi la biodiversità negli agroecosistemi; favorisca pratiche a basso impatto e forte efficacia nel migliorare fertilità e salute del suolo che diventa capace di produrre cibo nutriente; aumenti la produttività, la resilienza degli agroecosistemi e infine la redditività aziendale. Verrà redatto, infine, un manuale con le buone pratiche agronomiche individuate.