Ampliamento e valorizzazione della biodiversità per una gestione competitiva e sostenibile della viticoltura piacentina in un contesto di mutate condizioni climatiche e sociali
Il progetto si pone l’obiettivo di promuovere la competitività sostenibile delle aziende vitivinicole piacentine prospettando soluzioni a varie problematiche: i) adattamento al surriscaldamento attraverso l’introduzione di genotipi locali e di nuovi portinnesti tolleranti allo stress idrico; ii) trovare un'alternativa alla discontinuità produttiva della Croatina promuovendo la valorizzazione del vitigno da incrocio intra-specifico Ervi; iii) diminuire l’impiego di pesticidi attraverso l’introduzione di nuovi ibridi resistenti a peronospora e oidio e iv) potenziare il ricorso a tecniche di gestione assistita del vigneto utilizzando un sistema di supporto alle decisioni (DSS).
i) Messa a disposizione della filiera di una serie di strumenti, in massima parte derivati dalla valorizzazione o dall’introduzione di nuova biodiversità, che consentano di fronteggiare le sfide imposte dal cambio climatico e, al medesimo tempo, conducano a maggiori margini reddituali; ii) dare un deciso impulso alla meccanizzazione del vigneto; iii) razionalizzare le attuali strategie di difesa cercando di conciliare gli aspetti di protezione della coltura, riduzione dei pesticidi e minore impatto ambientale; iv) promuovere la cultura del lavoro in vigneto presso due segmenti di futuri operatori (giovani ed extra-comunitari residenti in zone a vocazione vitivinicola).
1 – Analisi bibliografica e valutazione dello stato dell’arte
Analisi bibliografica e valutazione dello stato dell’arte in merito alle tematiche dei vitigni autoctoni (con particolare riferimento ai genotipi locali del piacentino) e al miglioramento genetico per via gamica (incrocio intra e interspecifico). In particolare l’azione mira a produrre una sintesi dei possibili elementi di competitività della viticoltura piacentina rivolgendo particolare attenzione all’innovazione varietale basata sul patrimonio viticolo locale e sui nuovi genotipi ottenuti da incrocio e all’introduzione di elementi di razionalità nella gestione dei vigneti in risposta ai punti di criticità emersi tenendo conto anche delle mutate condizioni climatiche e sociali che stanno interessando il territorio. Si prevede inoltre di effettuare una ricognizione delle tecniche più avanzate in termini di gestione del vigneto con specifico riferimento alla meccanizzazione e ai sistemi di supporto alle decisioni (DSS).
2 – Verifica dell’adattabilità varietale dei vitigni minori del piacentino
Valutazione delle prestazioni viticole ed enologiche di alcuni vitigni autoctoni reperiti sul territorio piacentino e verifica della loro adattabilità alle mutate condizioni climatiche.
L’indagine sarà condotta presso l’Azienda Vitivinicola Mossi di Ziano Piacentino che, dal 2003, ospita una collezione varietale di alcuni vitigni minori reperiti sul territorio piacentino.
L’obiettivo è quello di fenotipizzare alcuni vitigni minori della zona mediante valutazione delle principali risposte vegetative e produttive e caratterizzare la composizione dell’uva per l’individuazione di nuovi genotipi alternativi a Ortrugo e Malvasia di Candia aromatica in un contesto di cambio climatico. I dati raccolti costituiranno una base utile anche per una eventuale richiesta di iscrizione al Registro Nazionale delle Varietà di Vite. Si prevede, inoltre, un’identificazione genetica dei vitigni minori del piacentino, un accertamento di eventuali casi di sinonimia/omonimia a tutela della biodiversità viticola locale oltre a una caratterizzazione metabolomica dei genotipi ritenuti di maggiore interesse.
3 – Valutazione del nuovo vitigno da incrocio ERVI rispetto ai parentali Barbera e Croatina
Valutazione delle performance vegeto-produttive ed enologiche del vitigno ERVI rispetto ai parentali Barbera e Croatina in tre vigneti coetanei siti nell’area della Doc “Colli Piacentini”.
La ricerca sarà improntata sullo studio di nuove forme d’allevamento meccanizzabili alternative alla potatura lunga. Tramite la valorizzazione del vitigno ERVI, sarà così possibile favorire l’innovazione e la competitività della filiera dei vini rossi e dare una soluzione alla discontinuità produttiva della Croatina promuovendo altresì il ricorso a modelli viticoli altamente meccanizzabili.
4 – Adattabilità di ibridi di ultima generazione resistenti a peronospora e oidio alle condizioni pedo-climatiche del piacentino.
Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo vigneto-collezione a Vicobarone comprendente ibridi di ultima generazione resistenti a oidio e peronospora allo scopo di valutarne l’adattabilità alle condizioni pedo-climatiche del territorio piacentino. Si prevede inoltre di implementare la piattaforma vite.net con una nuova funzionalità dedicata alle varietà resistenti che comprenda la calibrazione del modello fenologico e dei modelli malattie (oidio e peronospora) per le nuove varietà testate nell’ambito del progetto.
5 – Adattabilità al territorio di nuovi portinnesti tolleranti lo stress idrico
Valutazione dell’adattabilità di alcuni nuovi portinnesti della serie M alle condizioni pedoclimatiche del piacentino anche rispetto ad altri genotipi di ampia diffusione nazionale.
Lo scopo è quello di comparare portinnesti tradizionali e innovativi in condizioni pedoclimatiche che sempre più frequentemente mostrano l’insorgenza di stress multipli estivi (es. idrico + termico).
La comparazione sarà condotta in un vigneto della Val Trebbia di proprietà dell’Azienda Vitivinicola “I Salici” e sito in Località Donceto del comune di Travo. Il vigneto sarà realizzato nel 2017 nell’ambito di un’azione di reimpianto in condizioni pedoclimatiche predisponenti l’insorgenza di stress idrico della vite. L’azione prevede il confronto tra quattro portinnesti differenti ovvero: M2, M4, Kober 5BB e 110 Richter.
6 – Monitoraggio della maturazione dell’uva in aree montane e pedemontane
Valutazione preliminare del potenziale viticolo delle aree rurali con problemi complessivi di sviluppo (zone D) comprese nella fascia appenninica di montagna. In particolare verranno monitorate le cinetiche di maturazione dei principali vitigni piacentini (Ortrugo, Malvasia di Candia aromatica, Barbera ed Ervi) coltivati in diversi siti della Val Trebbia e confrontate con le cinetiche di maturazione dei medesimi vitigni ma coltivati in zone tradizionalmente vitate quali la Val Tidone e la Val d’Arda.
7 – Promozione della tradizione viticola locale presso futuri operatori del settore
L’azione si pone l’obiettivo di mettere in risalto le opportunità offerte dal lavoro agricolo in vigneto promuovendo la conoscenza della pratica e della tradizione vitivinicola piacentina presso i giovani locali e favorendo anche l’inserimento lavorativo nel settore dei profughi extracomunitari. I soggetti coinvolti saranno quindi:
i) gruppi di studenti delle scuole secondarie che parteciperanno a visite in vigneto durante la fase vegetativa della vite e la vendemmia e ad attività dimostrative focalizzate sulle varietà autoctone, allo scopo di consolidare anche nei giovani i concetti di tutela delle tradizioni e peculiarità del territorio;
ii) gruppi di profughi stranieri che si affacceranno al mondo del lavoro alla ricerca di una occupazione. Il progetto si prefigge l’obiettivo di far conoscere ai profughi questo settore d’occupazione nel territorio, di stabilire contatti tra aziende agricole e potenziale forza lavoro, e di insegnare loro le basi del lavoro in vigneto.
Titolo/Descrizione | Url | Tipologia |
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Sito web del progetto
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Sito web
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Poster del progetto
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Materiali utili
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Video di presentazione del progetto
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Materiali utili
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Risultati del progetto ValorInVitis ad ENOFORUM 2019
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Materiali utili
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Valorin Vitis: valorizzazione della biodiversità in viticoltura
Tra le varie attivività del progetto la nostra azienda ha cercato di rispondere ai problemi legati alla produzione del vino "Gutturnio", attraverso il test del vitigno Ervi. Lo…