Presenza e diffusione del fitoplasma dell’ESFY e del suo vettore in Lombardia
Il fitoplasma dell'ESFY, è da tempo presente nei frutteti lombardi, ma solo recentemente è stato segnalato (Agosti et al. 2002) e si è iniziato ad osservarne la dannosità. La progressiva diffusione della malattia sta iniziando a manifestare i primi danni economici alle coltivazioni di pesco, susino e albicocco, che si vanno a sommare a quelli provocati da altre patologie particolarmente gravi presenti nei frutteti, quali ad esempio la Sharka. La scarsa conoscenza della fitoplasmosi da parte dei frutticoltori ne favorisce la progressiva diffusione nel tempo e nello spazio e anche dal punto di vista tecnico e della ricerca, le conoscenze che sia hanno di questa malattia nel nostro territorio lombardo sono pressoché nulle.Il progetto si pone l'obiettivo di indagare la diffusione della malattia sul territorio e sulle diverse specie sensibili, valutando come questa incida sullo sviluppo e la vitalità delle piante e quindi sulla loro produttività, obiettivo peraltro condiviso con il piano triennale di attività del Servizio Fitosanitario Regionale. L'espressione dei sintomi e l'evoluzione della malattia sono legate fra l'altro al portainnesto e alle cultivar utilizzate. La conoscenza del comportamento di queste nei confronti della fitoplasmosi permetterà di fornire ai frutticoltori indicazioni importanti relativamente varietà più tolleranti da utilizzarsi in caso di reimpianto o di costituzione di un nuovo frutteto. Queste osservazioni risultano particolarmente importanti anche per il fatto che la nostra frutticoltura è fatta spesso di cultivar locali, la cui coltivazione risulta alla base della tipicità di alcune produzioni.Cacopsylla pruni è un Rincote Psillide identificato come vettore della malattia. Questo insetto in Lombardia non è mai stato segnalato e non se ne conosce di conseguenza la diffusione, la consistenza delle popolazioni e quindi l'impatto sulla diffusione della malattia. Il progetto si pone come obiettivo quello di verificare la presenza del vettore nei nostri frutteti ed iniziare a studiarne i parametri biologici e di dinamica della popolazione, al fine di ottenere informazioni utili per un futuro lavoro di ricerca che si occupi del controllo della Psilla, elemento importante per ridurre la diffusione della malattia.
Ente | Contributo (€) | % |
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Assessorato regionale
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€56.542,00
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70,00%
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Assessorato provinciale
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€2.000,00
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2,48%
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Mauro Agosti
Carlo Poggi Pollini