Biologia, etologia e controllo di Anoplophora chinensis (Forster)
Nel corso del biennio sono state realizzate numerose pubblicazioni divulgative e scientifiche, sono stati presentati poster a congressi e organizzati due meeting, di cui uno internazionale. Inoltre sono stati effettuati incontri divulgativi e realizzate schede informative.I risultati raggiunti nel biennio di sperimentazione sono stati utili sia per la ricerca di base, che per fini applicativi.Le conoscenze acquisite relativamente alla biologia dell'insetto, hanno consentito di confermare come anche nel nostro Paese Anoplophora svolga il ciclo analogamente al Paese di origine.L'ospite preferito nel nostro Paese sembra essere Acer saccharinum, anche se non disdegna betulle, carpini e noccioli.Prove eseguite con trappole innescate con differenti attrattivi alimentari allo scopo di catturare gli adulti per un eventuale monitoraggio o per la cattura di massa, non hanno fornito risultati positivi. Come già confermato in bibliografia, non è stato possibile individuare la presenza di feromoni in grado di attirare a distanza i maschi di Anoplofora.Relativamente alle possibilità di controllo biologico, sono stati individuati numerosi insetti parassitoidi, capaci di attaccare le uova, le larve o gli adulti di Anoplophora. Relativamente agli stadi immaturi del coleottero, si ricordano un imenottero oofago specifico, e sei imenotteri parassitoidi larvali aspecifici, in grado cioè di adattarsi anche su altri ospiti. In particolare, sembra intIn particolare, sembra interessante l'attività di 3 di questi: Spathius erythrocephalus, Trigonoderus princeps e soprattutto Aprostocetus anoplophorae. In grado di attaccare gli adulti è invece un dittero tachinide, di cui non è stata possibile l'identificazione specifica. Tuttavia, poiché i cerambicidi non sono ancora inclusi tra gli ospiti dei tachinidi, tale ritrovamento è di grande interesse.Al momento attuale i limitatori naturali non risultano in grado di contenere efficacemente le infestazioni, ma è necessario continuare ad indagare sull'argomento. La lotta biologica infatti, quando possibile, risulta un efficace, economico e stabile metodo di controllo.I trattamenti chimici effettuati per irrorazione al tronco con differenti principi attivi non hanno fornito risultati efficaci e i diversi principi attivi utilizzati non mostrando differenze statisticamente significative.
Ente | Contributo (€) | % |
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Assessorato regionale
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€120.000,00
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59,99%
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Giovanni D'Angelo
Mario Colombo
Franck Herard