Valorizzazione delle produzioni aromatiche e del territorio
Con il progetto sono state introdotte nelle colline di Santa Luce (PI) coltivazioni di piante officinali da oli essenziali su una superficie di circa 10 ettari. E' stata definita l'agrotecnica in sistemi organo-biologici e sono stati collaudati 4 protocolli di coltivazione e raccolta su scala aziendale per lavanda, lavandino, timo e origano. La possibilità di meccanizzare la raccolta è stata verificata attraverso la messa a punto di uno specifico prototipo. Successivamente è stato ottimizzato il processo di distillazione degli oli essenziali.
Nel complesso con il progetto è stato validato un nuovo modello organizzativo della filiera innovativa delle erbe aromatiche di pregio (accordo di filiera della durata di 8 anni) che integra anche altre attività economiche del territorio: diversificazione delle attività agricole (agriturismo e didattica), del secondario (industria cosmetica e aromatica) e del terziario (strutture ricettive, servizi al benessere, strutture commerciali, ristorazione).
FLORA SRL
La prima azienda italiana che dal 1989 opera in agricoltura biologica e biodinamica lavorando con i coltivatori e promuovendo dal 1989 l’Aromaterapia applicata. Attraverso la selezione dei migliori estratti di oli essenziali puri al 100% e i migliori principi attivi di 1^ qualità, FLORA si dedica alla produzione e commercializzazione di prodotti erboristici (oli essenziali, cosmetici naturali, fito preparati per la salute e il benessere) avendo quale obiettivo quello di soddisfare pienamente i bisogni quotidiani di benessere dei propri clienti. Negli anni l’assortimento si è arricchito di prodotti per tutta la famiglia indicati per il Bio-consumatore contemporaneo e per tutti coloro che non vogliono rinunciare al proprio benessere di qualità globale, amando la Natura. E’ una azienda certificata ISO 9001 e ISO 14001 e garantisce una organizzazione efficiente, efficace ed orientata al cliente ed al rispetto dell’ambiente; dotata di un team interno di 25 persone, unito, professionale ed entusiasta del lavoro che quotidianamente svolge; fornisce una costante assistenza ai propri clienti anche attraverso la divulgazione di una propria rivista, del catalogo prodotti, del sito web e dei social network; organizza corsi di Aromaterapia per professionisti e per privati in tutta Italia
FLORA aromatica Santa Luce e la valle dei profumi
Le Colline Pisane sono una regione storica e suggestiva della Toscana, costituita dalle zone collinari della provincia di Pisa, situate tra Pontedera sud e Volterra nord.
Caratterizzato da dolci pianure, colline ricche di boschi secolari e lussureggianti vigneti, questo territorio vanta un terreno fertile e ben predisposto alla coltivazione non solo di grano e girasoli, ma anche di piante aromatiche e erbe officinali.
Il Progetto FLORA Aromatica Santa Luce, si è proposto il nobile scopo di incrementare l’attività agricola locale con l’introduzione della coltivazione, con tecniche agronomiche biologiche e biodinamiche, di piante aromatiche e erbe officinali di origine mediterranea, per essere destinate all’estrazione di pregiati oli essenziali puri 100%, tramite il metodo di distillazione per corrente di vapore.
La riconversione dei terreni dedicati alle coltivazioni tradizionali si propone di incrementare la produttività e la fertilità dei terreni stessi, una diversificazione di qualità nel prodotto finale offerto, una diminuzione dell’uso di pesticidi e sostanze sintetiche, sostituite da preparati biodinamici e una nota di colore in più da regalare al già spettacolare patrimonio paesaggistico.
Il progetto ha previsto un intenso percorso di numerose attività, condiviso tra 8 aziende agricole, per destinare circa 20 ettari di terreno agricolo alla coltivazione, con sistemi altamente ecologici di agricoltura biodinamica, di specifiche varietà di lavanda officinale, lavandino, timo e origano vulgaris. Varietà pluriennali ben adattabili al territorio delle colline pisane. Tali piante sono state destinate alla produzione di oli essenziali estratti per corrente di vapore dai fiori, utilizzando un distillatore specificamente predisposto per questo scopo.
Il progetto ha previsto le seguenti attività:
- La riconversione dell’area agricola, dedicata in prevalenza alla coltivazione convenzionale di grano, in colture officinali aromatiche pregiate con metodo biologico e biodinamico.
Preliminarmente è stata effettuata una valutazione delle caratteristiche pedo-climatiche del contesto geografico di riferimento attraverso la caratterizzazione fisico-chimica del terreno prima dell’inizio delle attività e attraverso il monitoraggio dei dati termo-pluviometrici della zona di riferimento.
Successivamente i ricercatori del CiRAA, hanno fornito indicazioni circa la tecnica agronomica da adottare, in accordo ai principi e alle norme previste dall’agricoltura organobiologica e biodinamica, con particolare attenzione alle lavorazioni del suolo, alle strategie per il mantenimento ed implementazione della fertilità del terreno e alle tecniche di coltivazione delle colture officinali oggetto del progetto.
Durante il ciclo colturale delle specie da OEs, sono state valutate le condizioni di sviluppo delle colture in relazione alla loro localizzazione e alla varietà e valutate le insorgenze di avversità di tipo biotico e abiotico. In fase di raccolta è stata determinata la produzione di biomassa totale e di infiorescenze da destinare alla distillazione (attraverso prelevamento manuale di campioni rappresentativi della coltura in diverse aree di saggio). La resa delle infiorescenze è stata determinata anche attraverso l’utilizzo della macchina prototipale per la raccolta delle stesse.
- Progettazione del prototipo di Raccoglitrice e fase della raccolta delle infiorescenze della lavanda, lavandino, timo e origano”
Nello specifico il prototipo di RACCOGLITRICE è stato progettato di modo da tagliare e raccogliere, con un solo macchinario, molteplici tipologie di piante officinali (lavanda, lavandino, timo, salvia, origano, rosmarino e altre), che crescono a diversa altezza dal terreno e dunque presentano criticità diverse durante tale fase. Va, infatti, sottolineato che sebbene in commercio esistano diverse tipologie di attrezzature per la raccolta di piante officinali, ciascuna di queste attrezzature ad oggi non è in grado di raccogliere che un tipo solo di specie di pianta officinale per volta. Questo comporta ovviamente per gli imprenditori agricoli la necessità di dotarsi di diverse attrezzature, con conseguente aggravio dei costi e riduzione dei margini di profitto. La progettazione ha tenuto conto dei vincoli imposti dal progetto e dall’orografia dei terreni adoperati per la semina e la raccolta di lavanda, timo, origano, etc., modificando irreversibilmente una macchina trattrice in una raccoglitrice dotata di braccio meccanico per il taglio e raccolta delle infiorescenze così come di un cassone per lo stoccaggio delle stesse.
- Valutazione qualitativa degli olii essenziali
In relazione alla valutazione qualitativa degli olii essenziali sono state analizzate le caratteristiche qualitative delle produzioni ottenute in termini di resa in olio essenziale e composizione in composti volatili per la definizione dei chemiotipi. Una prima fase della sperimentazione ha previsto l’analisi di oli essenziali provenienti da distillazione in laboratorio su materiale sperimentale e campionature ridotte tramite distillazione in corrente di vapore o idrodistillazione in apparecchio Clevenger. Successivamente, sono stati valutati, dal punto di vista qualitativo, anche gli oli essenziali ottenuti tramite distillazione in corrente di vapore con l’impianto di distillazione oggetto di investimento del PIF nell’ambito della misura 4.2. Le analisi sono state condotte tramite Gas Cromatografica abbinata alla spettroscopia di Massa (GC-MS), utilizzando un Gas Chromatografo Varian CP-3800 accoppiato con un Rivelatore di Massa Varian Saturn (GC-EIMS). Parallelamente, al fine di evidenziare eventuali proprietà biologiche e, conseguentemente, corrette destinazioni d’uso, gli OEs sono stati caratterizzati in termini di capacità antiossidante, attraverso tecniche spettrofotometriche in vitro.
- Valutazione della distillazione
Di particolare importanza è stata l’individuazione del “momento balsamico migliore” per raccogliere le piante da distillare ed ottenere pertanto la migliore qualità e resa delle piante. Tale momento è stato individuato grazie all’impiego del distillatore utilizzato nel periodo di “maturazione delle piante” attraverso numerose prove di distillazione. Si è dunque proceduto alla raccolta delle piante e successivo trasporto al distillatore per il trattamento. Le piante sono state caricate nel cestello del distillatore e inserite ermeticamente nel distillatore. Il tempo necessario per la distillata è stato di circa 2 ore e ha 7 permesso di estrarre l’olio essenziale, che raccolto nei contenitori appositi è stato pesato e identificato con il lotto del campo/agricoltore di provenienza, per l’analisi e lo stoccaggio. Va comunque sottolineato che i fiori di lavanda, timo e origano hanno una conservabilità molto lunga, assicurando un buon margine di tempo tra la raccolta e la necessità di distillazione, assicurando in questo modo comodità di lavorazione, resa e qualità garantiti.
Intervista
Mario Rosario Rizzi, fondatore di FLORA s.r.l., la prima azienda italiana che opera in agricoltura biologica e biodinamica e che si dedica alla produzione e commercializzazione di prodotti erboristici.
Come nasce questa passione?
Tutto ebbe origine dai numerosi corsi di Aromaterapia che l'esperta aromaterapeuta, Susanne Fischer teneva in tutta la Baviera: era così affascinante sentirla parlare di piante aromatiche, di oli essenziali, dei loro benefici e di come riconoscerne la qualità, che tutti i partecipanti chiedevano dove poter trovare questi oli essenziali prodigiosi di cui lei vantava l’eccellenza dei risultati. Tali furono l'impatto e la curiosità suscitata che alla fine, i tre amici, Susanne Fischer-Rizzi, Ute Leube e io abbiamo dato vita al progetto PRIMAVERA, che nacque in Germania nel 1986, in un piccolo laboratorio allestito nella casa di montagna in cui abitavano, Haberrelte.
E la passione per l'agricoltura biologica e biodinamica?
Da molti anni sono impegnato nel settore dell'Agricoltura Biologica e Biodinamica. All'inizio mi sono formato nel mondo rurale dai migliori agricoltori di Moricone, un antico paese in Sabina (RM) per. Successivamente ho soggiornato e lavorato presso l'Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia, il centro buddhista tibetano più importante d'Italia. Qui ho potuto iniziare l'entusiasmante e emozionante produzione di Humus di lombrichi: un potente fertilizzante naturale prodotto appunto dai lombrichi, che ho commercializzato con successo in Italia e poi anche all'estero. La vendita dell'Humus, mi aprì le porte alla coltivazione delle piante aromatiche per la produzione dei primi 6 oli essenziali a marchio BIO e Demeter: arancio, limone, lavanda, rosmarino, menta piperita e pino cembro. Questi preziosi e puri oli essenziali venivano usati e venduti durante i corsi di Aromaterapia, riscuotendo un grande successo tra il pubblico partecipante. Fu così che piano piano l'azienda prese forma, coinvolgendo sempre più persone e installandosi in luoghi sempre più grandi e efficienti.
Quando viene fondata l'azienda Flora?
Visto il grande successo riscosso in Germania, decido di portare in Italia l’Aromaterapia e così il 4 agosto 1989 a Castellina Marittima, in Toscana, nello splendido scenario delle colline pisane, viene fondata a tutti gli effetti l’azienda FLORA.
FLORA è stata la prima azienda italiana a organizzare corsi di formazione sull'Aromaterapia e a usare e vendere oli essenziali puri 100%, distillati per corrente di vapore da piante officinali o pressati a freddo da frutti e semi. Dal 1989 l'azienda FLORA produce e vende oli essenziali 100% puri, naturali e totali, prediligendo materie prime provenienti da coltivazioni biologiche e biodinamiche, a sostegno di uno stile di vita e un'alimentazione sani, della medicina naturale, con lo scopo di favorire il benessere psicofisico della persona. All'inizio è stata una vera sfida: eravamo i pionieri in un mercato del tutto nuovo per l'Italia di quegli anni, in cui il biologico era agli albori e la biodinamica quasi del tutto sconosciuta.